mercoledì 22 maggio 2024

Per non morire di retorica

     Ridere di un discorso omofobo vuol dire essere omofobi? Così sembra pensarla il portavoce del partito gay LGBT Fabrizio Marrazzo, che si è risentito per la maniera con la quale, l'altra sera in una trasmissione di “LA7”, abbiamo trattato l'inverosimile video del “Re degli ambulanti” signor Proietti, nel quale l'omofobia è solo uno degli ingredienti, essendo l'intero show una specie di viaggio nella preistoria.

La polemica merita però una breve riflessione, perché è la riprova ennesima del tragico irrigidimento linguistico, culturale, e anche emotivo che stiamo vivendo in questi anni.

Il trattamento retorico sembra essere l'unico immediatamente comprensibile da tutti. Siamo di fronte ad un discorso omofobo. Avrei detto una tale ovvietà che avrei considerata indegna del mio lavoro.

Nel mondo classico è stato inventato il registro comico satirico: permette di criticare l'umano senza strillare vergogna. La parola più usata da quando sono nati i social catigat ridendo  mores.

Che un portavoce del partito abbia definito patologica la sessualità è l'ennesima conferma che chi fa politica ha dimenticato come si parla agli altri.

Michele Serra (da “La Repubblica” del 9 Maggio 2024)