giovedì 27 giugno 2024

Caro Papa

Caro Papa,

anziché dire parolacce sugli omosessuali (e mi vergogno a ripeterle perché non voglio sporcare la pagina), se tu che ti sposti facilmente (per i mezzi che ti si mettono giustamente a disposizione) il 15 giugno fossi volato per una breve sosta al Pride di Torino, avresti visto, in queste 150.000 persone presenti (tra le quali c’ero anch’io) un panorama di gioia, di abbracci e baci tra gruppi diversi.

Il Pride quest’anno ha lanciato con ancor maggior vigore, la bandiera programmatica “C’è posto, amore e gioia per tutti e tutte”.

Io ho camminato tra mille saluti almeno sei ore e il clima di gioia dava vigore alle mie vecchie gambe mentre mi entrava nel cuore ogni voce, ogni grido di gioia. Non un grido contro qualcuno ho percepito tra abbracci, baci e bandiere.

Ho visto tanta gioia ai lati delle strade, dove anche migliaia di anziani regalavano una loro presenza serena, un battimani convinto, una lezione di maturità cresciuta nelle battaglie a sostegno di omosessuali, lesbiche e queer… Per me è stata una grande gioia…

Non so come, dopo i tuoi pronunciamenti violenti e le tue scuse insulse, ti avrebbero accolto.

Ma forse venire al Pride sarebbe stata per te la migliore strada per superare le idiozie pronunciate in passato e aprire una visione nuova, o almeno un momento in cui liberarsi dei fetori vaticani e vedere e respirare un clima nuovo.

Hai mancato questo appuntamento che ti avrebbe regalato una visione nuova del mondo omosessuale di cui hai tanto bisogno.

Don Franco Barbero