Fermiamoci sin che siamo in tempo
La dichiarazione del segretario uscente della Alleanza
Atlantica “ La NATO è in trattative per schierare più armi nucleari di fronte
alla crescente minaccia da parte di Russia e Cina.” riportata dalla stampa
italiana del 18 giugno 24, segna una altra volta un radicale conflitto tra il
diritto internazionale e la politica della deterrenza nucleare.
Il Telegraph, citando un’intervista rilasciata
al quotidiano britannico dal segretario generale dell’Alleanza nordatlantica
Jens Stoltenberg, ribadisce che la NATO deve mostrare al mondo il suo arsenale
per inviare un messaggio diretto ai suoi nemici.
A tal proposito non possiamo non ricordare che
in data 8.7.1996, in un parere giuridico, la Corte Internazionale ha constatato
all’unanimità che sia la minaccia che l’uso delle armi nucleari sono
illegittimi secondo articolo 2 § 4 della Carta ONU e che in base all’articolo
VI del Trattato di Non Proliferazione tutti gli stati sono obbligati a
perseguire in buona fede e concludere negoziati che conducano ad un disarmo
nucleare globale sotto un rigido ed effettivo controllo internazionale.
Un’offerta di trattare la comune adesione di
tutti gli Stati nucleari, compresi i paesi NATO, al Trattato di Proibizione
delle armi nucleari del 7 luglio 2017 , entrato in vigore il 22 gennaio 2021, e
rinunciare anche, unilateralmente alla politica illecita della deterrenza
nucleare (minaccia) per raggiungere finalmente una svolta decisiva, oltre ad
essere l’unica strada legalmente percorribile per la NATO e per gli altri Stati
Nucleari di fronte alle reciproche minacce contro e dalla Russia, rappresenta
l’unica strada ragionevole per contrastare seriamente la possibilità, sempre meno remota, di un conflitto
nucleare e tentare di garantire un futuro alle nuove generazioni.
Firenze/Roma - IALANA - International Association Of Lawyers Against Nuclear Arms (da “Pressenza” del 18/6/24)