Incontro scontro con Adriana Zarri avvenuto 40 anni fa
Era un sabato mattino tardo. Sento bussare fortissimo alla porta della sala
di ingresso della comunità di corso Torino 288.
Apro con un certo stupore.
Vedo il volto piuttosto iracondo di Adriana Zarri che mi sorprese.
Senza indugi, battè un pugno e poi un altro sul mio tavolo di lavoro che
era proprio posto innanzi.
Le parole non si fecero attendere e come una maledizione uscirono fluenti
dalla sua bocca: "Hanno fatto bene il vescovo e ancor meglio il Vaticano a
condannarlo per le sue numerose eresie. Lei pubblicamente ha negato il dogma
della Santissima Trinità, il cuore della nostra fede".
La mia parola non si fece attendere per ricordarle che l'Eterno Iddio
diventò dogmaticamente trinitario dopo secoli di storia cristiana.
Ci vollero secoli, non le dico di più, perché il Dio Uno a Nicea, nel terzo
secolo, diventò Due con la divinizzazione di Gesù e altri secoli furono
necessari per la costruzione del dogma trinitario.
La Zarri subito mollò un altro pugno sul tavolo. Sembrava che avesse in
mano la verità e che le sfuggisse l'itinerario dogmatico. La invitai a porre
fine alla conversazione con un consiglio: "A casa prenda una storia dei
dogmi cristiani e vedrà che le nostre gerarchie sono dei veri e costanti
costruttori di dogmi che poi presentano al popolo cristiano cattolico come
verità". "Credo in un Dio solo. Per questo non credo
nella divinità di Gesù e tanto meno nella Trinità".
"Accettiamo le nostre distanze e non solo le differenze. Restiamo
amici e compagni della fede e lei accetti un eretico come me alla sua adesione
al dogma".
L'incontro suscitò anche un intervento sul quotidiano il Manifesto e a mia
difesa giunsero parecchie lettere di teologi che prendevano nettamente le
distanze da Adriana Zarri. Il Manifesto diede voce ad una giornalista laica,
Rossana Rossanda, che difese Adriana Zarri. Questa donna totalmente a digiuno
di esegesi e teologia, prese le difese di Adriana, la sua grande amica.
Talvolta l'amicizia fa velo alla ricerca storica, e così avvenne con questa
grande amica di Adriana e l'amicizia prevalse sulla conoscenza. Succede spesso,
ma ad Adriana fece tanto piacere il plauso di una celebre amica e la
discussione sulla verità storica andò a farsi benedire. La Zarri non acquistò
il dizionario dogmatico e mi fece sapere che le mie parole la resero ancor più
trinitaria.
Un episodio che non mi fece dimenticare le tante doti di donna e di
cristiana che continuai a riconoscere nella sua vita.
L'amore e la fede possono aiutare le buone relazioni anche in casi
complessi.
Franco Barbero,14 luglio 2024