giovedì 18 luglio 2024

Incontro scontro con Adriana Zarri avvenuto 40 anni fa

Era un sabato mattino tardo. Sento bussare fortissimo alla porta della sala di ingresso della comunità di corso Torino 288.

Apro con un certo stupore.

Vedo il volto piuttosto iracondo di Adriana Zarri che mi sorprese.

Senza indugi, battè un pugno e poi un altro sul mio tavolo di lavoro che era proprio posto innanzi.

Le parole non si fecero attendere e come una maledizione uscirono fluenti dalla sua bocca: "Hanno fatto bene il vescovo e ancor meglio il Vaticano a condannarlo per le sue numerose eresie. Lei pubblicamente ha negato il dogma della Santissima Trinità, il cuore della nostra fede".

La mia parola non si fece attendere per ricordarle che l'Eterno Iddio diventò dogmaticamente trinitario dopo secoli di storia cristiana.

Ci vollero secoli, non le dico di più, perché il Dio Uno a Nicea, nel terzo secolo, diventò Due con la divinizzazione di Gesù e altri secoli furono necessari per la costruzione del dogma trinitario.

La Zarri subito mollò un altro pugno sul tavolo. Sembrava che avesse in mano la verità e che le sfuggisse l'itinerario dogmatico. La invitai a porre fine alla conversazione con un consiglio: "A casa prenda una storia dei dogmi cristiani e vedrà che le nostre gerarchie sono dei veri e costanti costruttori di dogmi che poi presentano al popolo cristiano cattolico come verità". "Credo in un Dio solo.  Per questo non credo nella divinità di Gesù e tanto meno nella Trinità".

"Accettiamo le nostre distanze e non solo le differenze. Restiamo amici e compagni della fede e lei accetti un eretico come me alla sua adesione al dogma".

L'incontro suscitò anche un intervento sul quotidiano il Manifesto e a mia difesa giunsero parecchie lettere di teologi che prendevano nettamente le distanze da Adriana Zarri. Il Manifesto diede voce ad una giornalista laica, Rossana Rossanda, che difese Adriana Zarri. Questa donna totalmente a digiuno di esegesi e teologia, prese le difese di Adriana, la sua grande amica.

Talvolta l'amicizia fa velo alla ricerca storica, e così avvenne con questa grande amica di Adriana e l'amicizia prevalse sulla conoscenza. Succede spesso, ma ad Adriana fece tanto piacere il plauso di una celebre amica e la discussione sulla verità storica andò a farsi benedire. La Zarri non acquistò il dizionario dogmatico e mi fece sapere che le mie parole la resero ancor più trinitaria.

Un episodio che non mi fece dimenticare le tante doti di donna e di cristiana che continuai a riconoscere nella sua vita.

L'amore e la fede possono aiutare le buone relazioni anche in casi complessi. 

Franco Barbero,14 luglio 2024