giovedì 15 agosto 2024

(riceviamo e pubblichiamo in libera traduzione)

 

15 agosto, un'altra Assunzione di Maria Foro Vescovile,

Lettera n. 30-13 agosto 2024

Cari amici, care amiche,

Il 15 agosto celebreremo l'Assunzione di Maria. Questa celebrazione consacra un dogma, proclamato da Papa Pio XII. «Noi proclamiamo, dichiariamo e definiamo che è dogma divinamente rivelato che Maria, l'Immacolata Madre di Dio sempre Vergine, al termine del corso della sua vita terrena, fu elevata in anima e corpo alla gloria celeste» (§ 44, Munificentissimus Deus, MD, 1 novembre 1950).

Un dogma è una "verità di fede alla quale ogni credente è tenuto a credere". Questa è la quarta ed ultima dedicata alla giovane figlia d'Israele. Esso è strettamente legato a quello che lo precede, risalente al 1854, il dogma dell'Immacolata Concezione di Maria, secondo il quale "nel primo istante del suo concepimento, Maria fu […] preservata e libera da ogni macchia del peccato originale" . Sull'argomento sono stati prodotti numerosi commenti da parte di cattolici e teologi, spesso dubbiosi sulla necessità di questi due dogmi. Certo, è del tutto concepibile estendere il dominio dei dogmi a verità non esplicitamente registrate nella Bibbia, ma non si deve confondere il fatto che solo Cristo salva, secondo questa parola dell'epistola a Timoteo: «Poiché uno solo è Dio e uno solo il mediatore tra Dio e gli uomini, Cristo Gesù, l'uomo stesso» (1 Tm 2,5). Infatti, non commentando la realtà della morte di Maria, insistendo sulla sua esenzione dal peccato originale, sull'assenza di contaminazione, sulla sua purezza, questi dogmi conferiscono al corpo di Maria uno statuto così eccezionale -elaborato secondo criteri discutibili- che noi possiamo chiederci quale sia il vero modello di umanità realizzata, quello di Maria o quello di Cristo, che "si fece peccato per noi", che prese su di sé il peccato del mondo, che "veramente morì e fu sepolto", condividendo così la condizione del più disprezzato degli esseri umani. Non è strano che Cristo ci insegni l'accoglienza di tutto ciò che costituisce l'umanità, persone e attributi, poiché il suo progetto è la riconciliazione di tutta l'umanità, mentre Maria ci insegnerebbe l'esenzione, la purezza, la libertà dalle contaminazioni? Non è contraddittorio? Ma è possibile proporre un altro modo di intendere questa Assunzione di Maria. Si esalti Maria, chi non lo desidererebbe? Semplicemente, le ragioni addotte dal magistero sollevano interrogativi. Nel libro che pubblichiamo questo mese (Anne Soupa e Sylvaine Landrivon), Marie come non l'avete mai vista, lanciamo l'allarme. Denunciamo l'immagine insopportabile che il magistero dà di Maria. Per una serie di motivi che scoprirete leggendo il libro, ma che si possono riassumere in una frase: la Chiesa è stata infedele ai dati dei vangeli modellando una Maria come lei voleva vederla. Inoltre, abbiamo decostruito questo personaggio per ricostruirlo più vicino al testo.

Diciamo no all'immagine di una Maria disincarnata, quasi privata del suo corpo, come l'ha modellata la Chiesa maschile, nella sua fobia delle donne che guarda solo da lontano, senza mai averle associate a quelle meno coinvolte nella vita. sviluppo di questi dogmi. No a una Maria che l'istituzione vuole essere "sempre vergine", il che sarebbe vero se si dicesse francamente che ella lo è metaforicamente, cioè che "si tiene lontana dagli idoli", come intesero i profeti d'Israele questo, adorare solo il vero Dio. Questa verginità, sì, può e deve essere perpetua, ma come accettare che la Chiesa affermi, nel dogma da essa proclamato nel 649 su questo argomento, che Maria si è astenuta per tutta la vita da rapporti sessuali con il suo legittimo sposo Giuseppe? È la storia a dare la risposta. Infatti, a partire dai secoli III-IV, la verginità non fu più intesa come la intendeva Israele. È diventato biologico e, di conseguenza, riguardava solo le donne. Maria è diventata modello per la donna e non più modello per il credente. Denunciamo questo spostamento riduttivo, di cui le donne sono state le prime vittime, ma che ha impedito anche agli uomini di identificarsi con i modelli di fede più compiuti. Rifiutiamo che Maria sia il simbolo della purezza, il che sarebbe vero se questa purezza si applicasse anche alla purezza del suo legame con Dio e non al rifiuto del sesso, delle mestruazioni, del sangue, di tutto ciò che era associato alla femminilità, benché legittimo, perché umana, ma terribilmente preoccupante per un clero maschile e celibe. Troviamo difficile accettare che Maria diventi una figura eccezionale sfuggendo alla corruzione della morte (M.D. § 14) quando questa corruzione è intrinsecamente legata alla nostra condizione umana e colpirà tutti noi. Questa Maria ricostruita secondo le attese maschili, senza corpo, senza sessualità, senza partecipazione alla vita pubblica, le donne oggi non possono più riceverla. E anche gli uomini hanno tutto da perdere. Ma affermiamo con giubilo che, se Maria è davvero una figura eccezionale, è perché ha accolto il figlio della promessa, e lo ha accompagnato nel suo cammino eccezionale, di uomo e di Dio insieme. Maria ha saputo ascoltare, si mette in azione, riconcilia già l'umanità elevando gli umili, come canta nel suo Magnificat. Anche questo 15 agosto, forse con voi, celebreremo l'Assunzione di una Maria umana, più umana, pienamente umana, a immagine e somiglianza del Dio che ha saputo accogliere. Buon compleanno a tutti!

Anne Soupa e Sylvaine Landrivon Maria come non l'hai mai vista, Edizioni Salvator, pubblicazione 25 agosto 2024, €19