Momento di preghiera di oggi, martedì 6 agosto
Buonasera,
riportiamo qui sotto la proposta di riflessione di Valter Primo per il
momento di preghiera di oggi martedì 6 agosto alle ore 18.
Ci si può collegare a partire dalle ore 17,45.
Questo è il LINK per il collegamento:
Un caro saluto.
Franca Gonella
Dio ci invita a “rialzarci” “a risorgere” “a ripartire”
Dio della vita, Dio della verità:
rendi schietta e gioiosa questa nostra preghiera.
Siano le nostre parole espressione del cuore,
di un cuore disposto a lasciarsi rinnovare e circoncidere.
Fa’ che non abbiamo paura del vino nuovo dell’evangelo
e che abbiamo il coraggio della perseveranza
Tu puoi aprire qualche breccia nelle nostre pigrizie,
Tu puoi lacerare le tenebre che ci avvolgono.
Dona a questa terra donne e uomini nuovi
la cui vita spanda il profumo della fraternità.
Tu che sai trarre acqua fresca dalla roccia riarsa
fai fiorire gemme di buona volontà sotto tutti i cieli.
Lo sappiamo: Tu non hai cessato
Di essere il Dio dei deboli,
colui che li sostiene nella ricerca della vera felicità.
Tu sai come noi siamo capaci
di scantonare dalla Tua proposta
per cercare surrogati e ritornare agli idoli accattivanti.
Questo mondo che ci hai dato è opera delle Tue mani.
lo amiamo come un Tuo dono anche se è minacciato
dalla morte, dalla guerra,
dalla fame, dall’ingiustizia e dal non senso.
Qui, ora, Tu attendi da noi la nostra risposta d’amore.
Educaci alla responsabilità delle nostre scelte e mantienici
legati alla carovana degli ultimi, dei poveri.
(Franco Barbero – Preghiere d’ogni giorno)
L’annuncio della risurrezione
Passato il sabato, Maria Maddalena,
Maria, madre di Giacomo, e Salome comprarono olio e profumi per andare a ungere
il corpo di Gesù. E la mattina presto del primo giorno della settimana, al
levar del sole, andarono alla tomba. Mentre andavano dicevano tra loro: “Chi ci
farà rotolar via la pietra che è davanti alla porta?” Ma quando arrivarono,
guardarono, e videro che la grossa pietra, molto pesante, era stata già
spostata.
Allora entrarono nella tomba. Piene di
spavento, videro, a destra, un giovane seduto, vestito di una veste bianca. Ma
il giovane disse: “Non spaventatevi. Voi cercate Gesù di Nazaret, quello che
hanno crocifisso. E’ risuscitato, non è qui. Ecco, questo è il posto dove lo
avevano messo. Ora andate e dite ai suoi discepoli e a Pietro, che Gesù vi
aspetta in Galilea. Là, lo vedrete come vi aveva detto lui stesso”.
Le donne uscirono dalla tomba e
scapparono via di corsa, tremanti di paura. E non dissero niente a nessuno
perché avevano paura.
(Marco 16,1-8)
Ci diciamo cristiani, ci raccogliamo in
una “fede” nel messaggio generato dall’esistenza di un personaggio vissuto
oltre 2000 anni or sono, ma a volte temo che questa nostra professione di fede
diventi quasi abitudinaria, non sufficientemente vissuta.
È banale, pur se ricorrente, il pensiero che Gesù di Nazareth sia stato un
prescelto: quasi un predestinato, e fatichiamo a scrollarci di dosso questa o
altre idee similari.
Leggendo e meditando i Vangeli, ci fermiamo a considerare la distanza
intercorrente tra testimonianza narrata e nostra mentalità. Ben difficilmente
riusciamo a compiere lo sforzo di leggere le narrazioni evangeliche e traslarle
nel nostro oggi: ad eseguire una comprensione del testo alla luce del mutar dei
tempi.
Chissà se non sarebbe possibile in qualche modo “riscrivere i Vangeli”.
Ovvero verificarne la narrazione, rivoluzionarli nella nostra esistenza?
Oggi che senso ha parlare di “moltiplicazione dei pani e dei pesci?
Oppure pensare a percorsi “sulle acque di un lago”?
Oppure “guarire un malato”?
Oppure “chiamare alla resurrezione qualcuno”?
Se noi isoliamo gli eventi narrati dai Vangeli, diventa difficile leggerli
con profitto.
Ovvero, se per noi la Pasqua resta qualcosa da celebrare in primavera non
risulta depotenziato il suo significato? Possiamo anche nelle nostre estati,
perlopiù sonnolenti e vacanziere sforzarci di individuare e proporre dei
momenti di resurrezione reali, tangibili?
Potremmo pensare, come pista di ricerca per un prossimo periodo la ricerca,
la riflessione su quali sono o potrebbero essere momenti di resurrezione per la
nostra fede sonnolenta?
RIFLESSIONI
1. Un
giorno scegliemmo, o Signore,
il nostro “sì” al
vangelo di Gesù:
ma siamo sulla strada
della sequela?
2. La
mia vita non può darlo per scontato:
debbo propormi e
ripropormi la domanda,
ascoltare e
riascoltare la voce di Gesù: “vieni e seguimi”.
1. Sono
lieto, o Signore, della “chiamata”?
Tu sei
contento, o Padre, della mia risposta
Così come
avviene giorno dopo giorno?
Sono
davvero lieto del dono della fede?
Oppure
essa costituisce un tesoro
che il
mio cuore deve ancora imparare ad apprezzare?
2. Dove
si può vedere, o Padre,
nella nostra vita
che siamo sulla
strada di Gesù?
1. Come
so riconoscere il dono degli altri
e ringraziare Te, o
Padre,
di avere dei compagni
di viaggio e di speranza?
2. Fa’
che la comunità ci offra stimoli
per il nostro impegno per la giustizia e la pace
e viva per servire il
vangelo e i poveri.
1. Che
nessuno di noi si vergogni delle sue poche forze,
ma piuttosto, nell’umiltà, mantenga
il cuore aperto al
vento di Dio che sospinge.
O Dio, tieni accesa
in tutti noi la fiamma della fede
e rendi vigilanti i
nostri cuori
e operose le nostre
mani, nella sequela di Gesù.
PADRE NOSTRO
BENEDIZIONE
Lode
a Te, o Dio
che
hai dato una vita nuova a Gesù.
Possano
le nostre opere
cantare
la Tua lode nel mondo.
Ti
benedica tutta la terra,
tutto il
creato canti la Tua gloria.
Pinerolo, 6 Agosto 2024
Valter Primo (per la Comunità Cristiana di Via Città di Gap, 13)