martedì 6 agosto 2024

Momento di preghiera di oggi, martedì 6 agosto

Buonasera,

riportiamo qui sotto la proposta di riflessione di Valter Primo per il momento di preghiera di oggi martedì 6 agosto alle ore 18.

Ci si può collegare a partire dalle ore 17,45.

Questo è il LINK per il collegamento:

meet.google.com/qpe-wfjz-cdp 

Un caro saluto.

Franca Gonella


Dio ci invita a “rialzarci” “a risorgere” “a ripartire”

Dio della vita, Dio della verità:

rendi schietta e gioiosa questa nostra preghiera.

Siano le nostre parole espressione del cuore,

di un cuore disposto a lasciarsi rinnovare e circoncidere.

Fa’ che non abbiamo paura del vino nuovo dell’evangelo

e che abbiamo il coraggio della perseveranza

Tu puoi aprire qualche breccia nelle nostre pigrizie,

Tu puoi lacerare le tenebre che ci avvolgono.

Dona a questa terra donne e uomini nuovi

la cui vita spanda il profumo della fraternità.

Tu che sai trarre acqua fresca dalla roccia riarsa

fai fiorire gemme di buona volontà sotto tutti i cieli.

Lo sappiamo: Tu non hai cessato

Di essere il Dio dei deboli,

colui che li sostiene nella ricerca della vera felicità.

Tu sai come noi siamo capaci

di scantonare dalla Tua proposta

per cercare surrogati e ritornare agli idoli accattivanti.

Questo mondo che ci hai dato è opera delle Tue mani.

lo amiamo come un Tuo dono anche se è minacciato

dalla morte, dalla guerra,

dalla fame, dall’ingiustizia e dal non senso.

Qui, ora, Tu attendi da noi la nostra risposta d’amore.

Educaci alla responsabilità delle nostre scelte e mantienici

legati alla carovana degli ultimi, dei poveri.

(Franco Barbero – Preghiere d’ogni giorno)

 

L’annuncio della risurrezione

 

Passato il sabato, Maria Maddalena, Maria, madre di Giacomo, e Salome comprarono olio e profumi per andare a ungere il corpo di Gesù. E la mattina presto del primo giorno della settimana, al levar del sole, andarono alla tomba. Mentre andavano dicevano tra loro: “Chi ci farà rotolar via la pietra che è davanti alla porta?” Ma quando arrivarono, guardarono, e videro che la grossa pietra, molto pesante, era stata già spostata.

Allora entrarono nella tomba. Piene di spavento, videro, a destra, un giovane seduto, vestito di una veste bianca. Ma il giovane disse: “Non spaventatevi. Voi cercate Gesù di Nazaret, quello che hanno crocifisso. E’ risuscitato, non è qui. Ecco, questo è il posto dove lo avevano messo. Ora andate e dite ai suoi discepoli e a Pietro, che Gesù vi aspetta in Galilea. Là, lo vedrete come vi aveva detto lui stesso”.

Le donne uscirono dalla tomba e scapparono via di corsa, tremanti di paura. E non dissero niente a nessuno perché avevano paura.

(Marco 16,1-8)

 

Ci diciamo cristiani, ci raccogliamo in una “fede” nel messaggio generato dall’esistenza di un personaggio vissuto oltre 2000 anni or sono, ma a volte temo che questa nostra professione di fede diventi quasi abitudinaria, non sufficientemente vissuta.

È banale, pur se ricorrente, il pensiero che Gesù di Nazareth sia stato un prescelto: quasi un predestinato, e fatichiamo a scrollarci di dosso questa o altre idee similari.

Leggendo e meditando i Vangeli, ci fermiamo a considerare la distanza intercorrente tra testimonianza narrata e nostra mentalità. Ben difficilmente riusciamo a compiere lo sforzo di leggere le narrazioni evangeliche e traslarle nel nostro oggi: ad eseguire una comprensione del testo alla luce del mutar dei tempi.

Chissà se non sarebbe possibile in qualche modo “riscrivere i Vangeli”.

Ovvero verificarne la narrazione, rivoluzionarli nella nostra esistenza? Oggi che senso ha parlare di “moltiplicazione dei pani e dei pesci?

Oppure pensare a percorsi “sulle acque di un lago”?

Oppure “guarire un malato”?

Oppure “chiamare alla resurrezione qualcuno”?

Se noi isoliamo gli eventi narrati dai Vangeli, diventa difficile leggerli con profitto.

Ovvero, se per noi la Pasqua resta qualcosa da celebrare in primavera non risulta depotenziato il suo significato? Possiamo anche nelle nostre estati, perlopiù sonnolenti e vacanziere sforzarci di individuare e proporre dei momenti di resurrezione reali, tangibili?

Potremmo pensare, come pista di ricerca per un prossimo periodo la ricerca, la riflessione su quali sono o potrebbero essere momenti di resurrezione per la nostra fede sonnolenta?

 

RIFLESSIONI

 

1.  Un giorno scegliemmo, o Signore,

il nostro “sì” al vangelo di Gesù:

ma siamo sulla strada della sequela?

2.  La mia vita non può darlo per scontato:

debbo propormi e ripropormi la domanda,

ascoltare e riascoltare la voce di Gesù: “vieni e seguimi”.

1.  Sono lieto, o Signore, della “chiamata”?

Tu sei contento, o Padre, della mia risposta

Così come avviene giorno dopo giorno?

Sono davvero lieto del dono della fede?

Oppure essa costituisce un tesoro

che il mio cuore deve ancora imparare ad apprezzare?

2.  Dove si può vedere, o Padre,

nella nostra vita

che siamo sulla strada di Gesù?

1.  Come so riconoscere il dono degli altri

e ringraziare Te, o Padre,

di avere dei compagni di viaggio e di speranza?

2.  Fa’ che la comunità ci offra stimoli

per il nostro impegno per la giustizia e la pace

e viva per servire il vangelo e i poveri.

1.  Che nessuno di noi si vergogni delle sue poche forze,

ma piuttosto, nell’umiltà, mantenga

il cuore aperto al vento di Dio che sospinge.

O Dio, tieni accesa in tutti noi la fiamma della fede

e rendi vigilanti i nostri cuori

e operose le nostre mani, nella sequela di Gesù.

 

PADRE NOSTRO

 

BENEDIZIONE

 

       Lode a Te, o Dio

       che hai dato una vita nuova a Gesù.

Possano le nostre opere

cantare la Tua lode nel mondo.

Ti benedica tutta la terra,

tutto il creato canti la Tua gloria.

Pinerolo, 6 Agosto 2024

Valter Primo (per la Comunità Cristiana di Via Città di Gap, 13)