domenica 20 ottobre 2024

 AI GRUPPI CRISTIANI DI BASE

 

Una nuova stagione

Ora che è meno estesa l’attività con i ragazzi, può darsi che in qualcuno si sia un po' affievolita la motivazione e assottigliato l’impegno. Si apre, possiamo dire, una nuova stagione di crescita e di testimonianza. Occorre diventarne davvero consapevoli.

È stata per me molto intensa e profonda , molto concreta e propositiva la serata di sabato 2 aprile in cui abbiamo fatto centro su alcune riflessioni, sia in chiave di rilettura storica, sia nell’ottica di una progettazione creativa.

La nostra fede ha bisogno di esprimersi anche ritualmente.

Esiste una ritualità matura e liberante mille miglia lontana dal ritualismo.

Una fede non celebrata diventa cerebrale. Fede è vita e quindi anche festa, celebrazione, corpo, emozioni.

Oltre a riscoprire il senso evangelico del giorno di festa, non come precetto, ma come “esserci per benedire Dio”, ascoltare la Parola e condividere in tempi e ritmi da stabilire insieme, ogni comunità dovrebbe creativamente “inventare” e celebrare delle feste sue, particolari con grande libertà. Anche trovare il tempo è questione legata profondamente alla nostra disponibilità personale. È la passione per un’esperienza che genera un ordine di priorità.

Per mantenere alto il quoziente della creatività occorre lavorare sempre nella ideazione e costruzione e nella prosecuzione di un cammino cristiano comunitario contrassegnato, non solo da contenuti ma da un luogo, persone, momenti di celebrazione, di studio, di convivialità:

solo così “risignifichiamo”la nostra fede per noi e per altri, per i nostri figli e per i nuovi arrivati al gruppo.

(continua)