MEMORIA DELLA CENA DEL SIGNORE
T. Gesù, quando ormai la congiura dei capi del popolo e dei sacerdoti stava per farlo fuori, volle ancora sedere a mensa con i dodici. Allora, mentre i giudei si accingevano a celebrare la festa di Pasqua, egli inaugurava una nuova Pasqua. Prese nelle sue mani il pane della mensa, lo spezzò e lo diede ai dodici dicendo: «Prendete e mangiatene tutti; questo è il mio corpo dato per voi e per il mondo. Fate questo in memoria di me».
Poi, presa la coppa del vino, la presentò a Te, o Padre, e porgendola agli amici disse: «Questo è il calice del mio sangue, è la nuova alleanza. È sparso per voi tutti in remissione dei peccati. Fate questo per ricordarvi di me».
1. Ricordarci di Gesù, o Padre, non può essere una parola; non può essere nemmeno la ripetizione di un rito più o meno bello. Facciamo memoria di lui solo se lo seguiamo nella vita, solo se facciamo nostre le sue scelte e le sue speranze.
COMUNIONE
CANTO
PREGHIERA SPONTANEA
PADRE NOSTRO
BENEDIZIONE
L. Fratelli e sorelle,
benediciamo il nome del Signore.
T. Lode a Te, o Signore!
Tutte le creature Ti riconoscano
come Dio e Signore del mondo.
Tu sei la vita che non si consuma,
sei la sorgente ristoratrice
le cui acque non vengono meno.