Il 13 dicembre 1545: al via il via al Concilio di Trento
Ricordava tempo fa il teologo protestante Paolo Ricca sul quotidiano cattolico Avvenire: «Con il Concilio Vaticano II è caduta la definizione di “eretici” precedentemente destinata ai protestanti. Da lì in poi si è sviluppata una corrente di riflessioni e approfondimenti che hanno riportato alla luce la correlazione strettissima tra la Riforma e l’azione riformatrice attuata dalla Chiesa cattolica attraverso il Concilio di Trento. Che condannava Lutero, certo, ma ne faceva proprie molte istanze, sia pure rielaborandole in altra forma. La Riforma, alla fine, non ha solo creato un nuovo modello di Chiesa, ma ha anche portato al ripensamento profondo della già esistente».
Il 13 dicembre 1545 si dette avvio al Concilio di Trento, indetto da papa Paolo III. Obiettivo del concilio: la riforma della chiesa cattolica, la discussione in materia di dogma e la reazione alle dottrine calvinista e luterana. Il concilio, dopo numerose interruzioni e spostamenti di sede, chiude nel 1563. Un libro e un programma per entrare nella storia.
Luigi Sandri (vaticanista che sogna il Vaticano Terzo e una Chiesa finalmente libera dal potere – e appassionata del Vangelo –), ripercorre in un bel libro uscito un po’ di tempo fa «Dal Gerusalemme I al Vaticano III – I Concili nella storia tra vangelo e potere» (editore Il Margine 2015), per la prima volta con tale ampiezza, a un lettore non specialista, tutti i Concili ecumenici e/o generali celebrati prima in Oriente dalla Chiesa indivisa e, poi, in Occidente.
L’opera di Sandri racconta la storia ricca e contraddittoria dei Concili, come specchio della vita e dei contrasti della Chiesa cattolica e delle altre Chiese.
A partire dal primo di Nicea nel 325. Il libro dà particolare risalto al Tridentino, con tutta l’intricata problematica legata a Riforma e Controriforma. E naturalmente al Vaticano II e ai successivi decenni visti sia nella loro dinamica all’interno della Chiesa romana che rispetto al mondo ecumenico e alle altre religioni. S’interroga, poi, sull’ipotesi di un futuro Vaticano III e su un Gerusalemme II, che veda convocate tutte le Chiese.
Un «manuale» dei Concili – storiograficamente rigoroso -scritto come una cronaca «dal vivo», in modo chiaro e avvincente. Mille pagine che raccontano la bimillenaria avventura della Chiesa, santa e peccatrice.
Da Riforma, 16 Dicembre 2024