L’ospedale AL Ahli di Gaza riceverà 3,4 milioni di dollari in aiuti
L’ospedale, gestito dagli anglicani, è uno dei pochi poli sanitari rimasti parzialmente operativi nella Striscia
Il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite e la Palestinian American Medical Association forniranno 3,4 milioni di dollari in supporto di emergenza nei prossimi due anni all'ospedale arabo AL Ahli gestito dalla diocesì episcopale di Gerusalemme a Gaza City. Il finanziamento sosterrà la capacità operativa dell’ospedale mentre continua la guerra tra Israele e Hamas.
L’ospedale Ahli è uno dei 17 ospedali parzialmente funzionanti nella densamente popolata Striscia di Gaza.
À settembre 2024, oltre il 60% delle strutture sanitarie a Gaza sono state distrutte o sono inutilizzabili. L'arcivescovo Hosam Naoum, primate della provincia anglicana di Gerusalemme e del Medio Oriente, ha firmato l'accordò che garantisce i finanziamenti di ermergenza.
I finanziamenti «si concentreranno sulla riabilitazione e l’operatività della terapia intensiva e delle sale operatorie, sull'impiego di personale sanitario e sulla formazione del personale medico, creando al contempo opportunità di lavoro per gli operatori sanitari e garantendo la continuità dei servizi sanitari essenziali a Gaza», si legge in un comunicato stampa delle Nazioni Unite.
L'Organizzazione mondiale della sanità e il polo sanitario delle Nazioni Unite collaboreranno con il Ministero della Salute di Gaza per implementare questi obiettivi sanitari. All'inizio del conflitto armato, nell'ottobre 2023, un reparto dell’ospedale Ahli è stato parzialmente danneggiato da un lancio di razzi.
Riforma, 6 dicembre 2024