lunedì 2 dicembre 2024

Hong Kong senza libertà

The Guardian, Regno Unito

 

Il processo contro gli attivisti del movimento per la democrazia, che si è concluso il 19 novembre 2024, ha confermato la triste traiettoria di Hong Kong negli ultimi anni. Il consolidamento dell’autoritarismo sotto il governo di John Lee ha portato alla soppressione di una società civile un tempo attiva e politicamente varia.

Quarantacinque persone sono state condannate a pene fino a dieci anni di prigione in base alla legge per la sicurezza nazionale di Hong Kong, imposta dalla Cina nel 2020.

Formalmente accusate di sovversione, in realtà avevano solo cercato una via pacifica per raggiungere obiettivi come elezioni democratiche per gli incarichi politici locali e la creazione di sistemi di controllo dell'operato della polizia. Gli attivisti avevano organizzato elezioni primarie per creare una lista di candidati in vista delle elezioni per il consiglio legislativo, sperando che una volta ottenuta la maggioranza avrebbero potuto bloccare le leggi più reazionarie. Le autorità invece li hanno accusati di voler paralizzare il governo, e hanno usato questo pretesto per spazzare via il movimento per la democrazia, mettendo a tacere i leader e spaventando i sostenitori.

Tra i condannati ci sono persone che rappresentano la società civile, compresi assistenti sociali e docenti universitari, ma anche attivisti come Joshua Wong. Imputati come Claudia Mo, ex parlamentare condannata a quattro anni di prigione, un tempo erano elementi di spicco nella vita pubblica di Hong Kong. Il professore di diritto e attivista Benny Tai, accusato dal tribunale di essere l'organizzatore di un complotto, è stato condannato a dieci anni, la sentenza più pesante dall'introduzione della legge per la sicurezza nazionale.

La criminalizzazione dell’attività politica completa il processo di cancellazione delle libertà civili che avrebbero dovuto essere garantite per cinquant'anni in base alla formula “un paese, due sistemi”, che sintetizzava l'accordo con cui il Regno Unito restituì a Pechino il controllo di Hong Kong. Nello stesso periodo in cui il governo di Xi Jinping inaspriva la repressione in Cina, Hong Kong ha perso rapidamente i suoi diritti e le sue libertà.

Il governo britannico dovrebbe fare il possibile per attirare l'attenzione del mondo su questa situazione, in una fase in cui le leggi sono usate per distruggere lo spirito e l'indipendenza della società civile di Hong Kong. as

Internazionale, 22 novembre 2024