Pinerolo Santa Lucia e Avvento in Diocesi
Gli appuntamentn di avvicinamento al Natale
Sarà un Avvento incentrato sulla preparazione al Giubileo del 2025, tutto incentrato sul terna della speranza, quello che è appena cominciato.
Sabato 7 alle 15,30 concerto in cattedrale della Brigata taurinense a cui seguirà l’accensione delle proiezioni luminose di dipinti sacri sul tema della Natività sulla facciata del duomo, che saranno spiegate dal vescovo Derio Olivero.
Da sempre feste e riti propiziatori connotano la giornata. Che significato ha oggi celebrare Santa Lucia?
«Santa Lucia è nella tradizione anche la protettrice della vista. Non è magia, non preghiamo per ottenere diottrie, ma preghiamo per poter vedere in un tempao difficile come questo le cose belle che ci sono e che ci accadono - spiega il vescovo Derio Olivero -.
Se perdiamo lo sguardo di speranza il mondo si rabbuia, è importante e bisogna impegnarsi in questo: nel credere che il mondo possa essere migliore. In questo senso Santa Lucia può aiutarci a mantenere una visione del mondo attraverso il filtro dei valori. Ci sono zone di ombra, ma dobbiamo sforzarci di credere e poi comportarci credendo nelle potenzialità che ci sono».
Venerdì 13 il ritrovo è alle 18 nella chiesa di Madonna di Fatima a Pinerolo (via Caprilli), con riflessione e preghiera guidata dal vescovo, segue processione verso la cappella di Santa Lucia delle Vigne e la benedizione. Al termine vin brulé e cioccolata calda offerta dal Gruppo Alpini di Abbadia.
Ai bambini che parteciperanno è stato chiesto di venire travestiti con le maschere dei mostri usate ad Halloween, perché?
«Halloween ci vuole fare esorcizzare i mostri, rendendoli maschere innocue sui volti dei bambini. Invece noi crediamo che i mostri esistano e che facciano paura (sono la malattia, la sofferenza, la morte). Questo è un piccolo gesto: portare a Santa Lucia le nostre paure in offerta. I mostri si sconfiggono con la luce».
lnfine per l'Avvento è stato distribuito in vendita nelle parrocchie e in Curia il libretto "Adesso, non domani. Il Giubileo della speranza” del teologo Marco Gallo. Il vescovo spiega il significato dell’iniziativa: «Un tempo si facevano i fioretti nell'Avvento. Ora come cristiani siamo chiamati a rispondere della nostra fede, in un'epoca in cui si sentono e si dicono tante cose inesatte e sbagliate sulla nostra fede. Il libretto di Gallo ci può aiutare a togliere la polvere alla nostra fede, restituendo lucentezza».
PA.MC