sabato 18 gennaio 2025


Ecco il canone per la celebrazione di domani.
Questo canone è tratto da quello preparato per la celebrazione eucaristica che le Comunità Viottoli e quella di Pinerolo hanno celebrato insieme il 22 dicembre 2024.
La celebrazione di domani mattina inizierà alle 10:00
Ci si potrà collegare a partire dalle 9:45.

Il link per collegarsi è come sempre:

meet.google.com/vpu-vkkh-wfm

________________________________________________________________________________

CI SONO STELLE SUL NOSTRO CAMMINO
Celebrazione Eucaristica


SALUTO ALL’ASSEMBLEA


G. Care sorelle e cari fratelli, eccoci di nuovo radunate e radunati insieme, stamattina, per ricordare un evento: la nascita di Gesù, evento che troppo spesso è utilizzato per fini commerciali, banali... lontani dalle intenzioni di cui, circa duemila anni fa, ci ha trasmesso queste belle notizie.
È importante, tuttavia, ricordare che questa nascita è stata il momento iniziale di una vita, per noi unica, che ci ha permesso di considerare in modo nuovo e convincente la nostra relazione con la Fonte della Vita e dell’Amore: Dio.
La relazione è anche il modo con il quale il Maestro di Nazareth ha impostato la sua vita. Non c’è persona al mondo che, per vivere un’esistenza soddisfacente, possa farne a meno. Dove non c’è relazione c’è sopruso, imposizione, violenza. Dove c’è si possono aprire spazi di collaborazione, di aiuto, di speranza.
Come sappiamo, la fiamma che Gesù ha acceso è stata spenta quando si è capito che stava diventando troppo pericolosa per il potere, soprattutto per quello religioso. Ma, dopo aver covato un po’ sotto la cenere, ha ripreso vigore ed è giunta fino a noi e oggi, più che mai, è importante alimentarla. Molte e molti nel mondo ci stanno provando. Proviamo anche noi a unirci a queste braccia, a queste voci.
Proprio nelle zone che oltre duemila anni fa sono state il contesto della nascita di Gesù si stanno consumando orrori che si fa fatica persino a nominare e che sembrano non lasciare spazio alla speranza.
Anche in Siria, in questi giorni, vediamo molte persone tornare, pur senza particolari garanzie, alle loro case, anche se sono quasi tutte distrutte. È un segno di speranza che va sostenuto: come si può, ma va sostenuto.
Aiutaci, o Fonte della Vita e dell’Amore, a trovare una strada su cui intervenire, in qualunque modo ciò sia possibile.


LETTURE BIBLICHE E RIFLESSIONI

1) Luca 2,1-20


1In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 2Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. 3Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. 4Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. 5Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. 6Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. 7Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto nell'alloggio. 8C'erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all'aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. 9Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, 10ma l'angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: 11oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. 12Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». 13E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva: 14«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
15Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l'un l'altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». 16Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. 17E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. 19Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. 20I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.

Riflessione di Beppe

2) Matteo 15,21-28

21Partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidone. 22Ed ecco, una donna cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». 23Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». 24Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d'Israele». 25Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». 26Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». 27«È vero, Signore - disse la donna -, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». 28Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell'istante sua figlia fu guarita.

Riflessione di Francesco


Interventi liberi


PREGHIERA EUCARISTICA



1. Voglio lodarTi, Mistero affascinante e terribile,
Forza vitale che abiti la vita in tutte le sue forme,
Energia creatrice e trasformatrice:
voglio riconoscere l’immenso dono che noi umani abbiamo
di comprendere ed accogliere i “segni” della Tua presenza
e contemplare la meraviglia di ciò che chiamiamo vita.

2. Tutti i giorni, Amore che ci sei Dio,
fai sì che ci siano delle stelle sul nostro cammino,
ma troppe volte non le vediamo, non le vogliamo vedere,
facciamo finta di non vederle.

1. Come la neve, che ricopre il terreno durante l’inverno
per poi farlo rinascere a primavera,
così Tu, Madre della Vita, ci ricopri con il Tuo amore,
la Tua pazienza, la Tua sollecitudine,
per aiutarci a crescere, a vivere e a rinascere,
non per una sola stagione, ma per tutta la vita.

G. O Fonte di Giustizia, anche oggi vogliamo ricordare il gesto semplice e significativo con cui Gesù, spezzando il pane e offrendone un boccone a ciascuno e ciascuna dei suoi commensali, continua a sollecitarci: “Fratello mio, sorella mia, spezza e distribuisci il pane del tuo cuore, spezza e distribuisci le ore dei tuoi giorni, spezza il conto in banca che tieni solo per te, distribuisci ciò che hai tra le mani e tutti i doni che hai ricevuto, come ho fatto io condividendo la mia vita con le donne e gli uomini, i bambini e gli stranieri che ho incontrato”.


PREGHIERA DI CONDIVISIONE


Proseguiamo la preghiera:

2. Madre della vita, Amore che ci sei Dio,
fa’ che la nostra esistenza quotidiana sia come il corpo e la vita di Gesù:
che faccia nostra la sua strada e segua le sue orme.

1. Fa’ che ognuno ed ognuna di noi, che ogni uomo e ogni donna
percorra le strade del rispetto e della condivisione,
così che le ingiustizie e le guerre svaniscano.

2. Fa’ che per tutte e tutti noi, vigili guardiani e guardiane della vita tutta intorno,
si manifesti costantemente la luce potente della speranza
e che, come Maria, serbiamo nel nostro cuore e meditiamo quell’invito alla “grande gioia”.

1. Fa’ che nel Segno del neonato, cucciolo umano, piccola e fragile vita,
riconosciamo quel seme primordiale e incontaminato di un mondo nuovo e altro,
riconosciamo la Potenza vitale creatrice e trasformatrice.

2. Fa’ che in quel Segno continuiamo l'impegno,
con le nostre possibilità e tutte le nostre forze,
per fare nuovo il creato, creduto perduto e sconfitto,
ma intuito ed atteso, tenacemente cercato e sognato.

1. Sappiamo che occorre difendere il diritto di ogni essere umano alla vita,
alla dignità, alla solidarietà.

2. Sappiamo che occorre difendere quest’unico mondo vivente che è l’unica casa comune dell’umanità intera,
quest’unico mondo vivente, naturale e storico, materiale e spirituale,
di cui tutte e tutti siamo insieme parte e custodi.

1. Sappiamo che occorre contrastare e sconfiggere tutti i poteri assassini.
Sappiamo che occorre contrastare la violenza
con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.

2. Sappiamo che solo la nonviolenza
può salvare l’umanità dall’orrore e dalla catastrofe.

1. Sappiamo che occorre sempre agire per salvare tutte le vite:
è il primo dovere e il primo diritto.

2. Sappiamo che una vera cultura della pace
è qualcosa di più complesso e duraturo
della mera assenza della guerra.

1. Per questo va inventata la nuova forza
capace di farci vivere subito
in un mondo nonviolento, persino gentile.

G. Quante cose sappiamo! Proviamo a condividere le nostre preghiere spontanee e personali.


PREGHIERE SPONTANEE


PADRE NOSTRO


BENEDIZIONE FINALE

G. UNA NUOVA GENESI: Utopia, profezia, speranza

“E Dio vide che tutte le nazioni della Terra, bianche e nere, ricche e povere, del Nord e del Sud, dell’Oriente e dell’Occidente e di ogni credo, inviavano i loro emissari a un grande edificio di cristallo sull’East River, nell’isola di Manhattan, per studiare insieme, pensare insieme e insieme prendersi cura del mondo e di tutti i suoi abitanti. E Dio vide che era cosa buona. E quello fu il primo giorno dell’Era della Nuova Terra.

E Dio vide che i soldati della pace separavano i combattenti di nazioni in guerra, che le differenze venivano risolte con il negoziato e la ragione e non con le armi, e che i leader delle nazioni si incontravano, scambiavano idee e univano i loro cuori, le loro menti, le loro anime e le loro forze a beneficio di tutta l’umanità. E Dio vide che era cosa buona. E quello fu il secondo giorno del Pianeta della Pace.

E Dio vide che gli esseri umani amavano la creazione intera, le stelle e il sole, il giorno e la notte, l’aria e gli oceani, la terra e le acque, i pesci e gli uccelli, i fiori e le piante e tutti i loro fratelli e sorelle umani. E Dio vide che era cosa buona. E quello fu il terzo giorno del Pianeta della Gioia.

E Dio vide che gli esseri umani eliminavano la fame, la malattia, l’ignoranza e la sofferenza su tutta la terra, offrendo a ogni persona umana una vita dignitosa, consapevole e felice, riducendo l’avidità, la forza e la ricchezza di alcuni pochi. E Dio vide che era cosa buona. E quello fu il quarto giorno del Pianeta della Giustizia.

E Dio vide che gli esseri umani vivevano in armonia con il loro pianeta e in pace con gli altri, gestendo saggiamente le proprie risorse, evitando gli sprechi, frenando gli eccessi, sostituendo l’odio con l’amore, l’avidità con la gioia, l’arroganza con l’umiltà, la divisione con la cooperazione e il sospetto con la comprensione. E Dio vide che era cosa buona. E quello fu il quinto giorno del Pianeta d’Oro.

E Dio vide che le nazioni distruggevano le loro armi, le loro bombe, i loro missili, le loro navi e i loro aerei da guerra, disattivando la basi militari e smobilitando gli eserciti, mantenendo solo agenti di polizia di pace per proteggere i buoni dai violenti e i saggi dai folli. E Dio vide che era cosa buona. E quello fu il sesto giorno del Pianeta della Ragione. E Dio vide che gli esseri umani consideravano Dio e l’essere umano come l’Alfa e l’Omega, riducendo le istituzioni, le credenze, le politiche, i governi e tutte le entità umane a semplici servitori di Dio e dell’umanità. E Dio li vide adottare come legge suprema: “Amerai il Dio dell’Universo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutte le tue forze. Amerai il tuo bellissimo e splendente pianeta e lo tratterai con infinita cura. Amerai i tuoi fratelli e le tue sorelle umane come ami te stesso. Non c’è comandamento più grande di questo”. E Dio vide che era cosa buona. E quello fu il settimo giorno del Pianeta di Dio”.

Utopia radicale di Robert Müller, per 40 anni alto funzionario delle Nazioni Unite e primo rettore dell’Università della Pace in Costa Rica (su Adita Documenti del 7/12/24, n. 42)

Canone del 22.12.2024 delle CdB Viottoli e CdB di Via città di Gap per la celebrazione del Natale