domenica 26 gennaio 2025

Vuoi fare una ricerca?

Leggendo l’intero libro di Siracide, cerca di segnare sulla tua Bibbia tutti i passi in cui trovi la parola «beato» oppure «felice». Chi nel libro di Siracide viene definito beato? Se te ne fai un quadro, forse ricaverai alcune osservazioni interessanti. Puoi anche usare una chiave  biblica.

 

ALCUNE «GEMME» DI SIRACIDE

La sapienza

«Lotta per la verità fino alla morte;

Dio, il tuo Signore, lotterà con te.

Non essere all'avanguardia nelle idee

e fiacco nell’azione» (Sir 4,28).

«Se trovi una persona sapiente,

corrì da lei fin dalle prime ore del mattino,

fino a consumare i gradini della sua porta» (Sir. 6,36).

«Non essere insaziabile, sempre alla

ricerca di ogni godimento,

e non avventarti su ogni ghiottoneria,

perché, se mangi troppo, ti ammali

e, se sei ingordo, avrai delle coliche;

l’ingordigia ha portato molti alla tomba

mentre, se ti controlli, allunghi la vita» (Sir 37,29-31).

 

I profeti

Dalle tombe dei dodici profeti

rifiorisca una nuova primavera,

perché essi hanno consolato Israele,

l’hanno salvato infondendogli speranza» (Sir 49,10).

«E sorse Elia, il profeta;

egli era come il fuoco

e la sua parola bruciava

come una fiamma» (Sir. 48,1).

 

Il vero culto

«Chi offre in sacrificio ciò che

ha rubato ai poveri

è come chi uccide un ragazzo

sotto gli occhi di suo papà,

perché un pezzo di pane permette

a un povero diavolo di campare

e portarglielo via significa ucciderlo.

Chi porta via il nutrimento agli altri

li uccide;

chi rifiuta il salario all'operaio

è un assassino» (Sir 34,24-27).

 

Un cuore sapiente

«Fidati del consiglio del tuo cuore

perché nessuno ti è più fedele.

Infatti il tuo cuore in certi casi sa avvertirti

meglio che sette sentinelle sopra la torre.

Ma, soprattutto, prega Dio, l'Altissimo,

perché guidi la tua vita sulla strada giusta» (37,13).

 

Il ricco e il povero

«Il ricco fa l’ingiustizia e poi anche minaccia,

il povero subisce l'ingiustizia e chiede perdono.

Se gli sei utile, ti sfrutta,

se hai bisogno, ti abbandona.

Se possiedi, starà con te,

e ti spoglierà senza il minimo rimorso.

Se ha bisogno di te, t'imbroglia,

ti sorride, ti dà speranze,

chiede gentilmente: «ti occorre qualcosa?».

Ti farà vergognare con i suoi pranzi,

fino a quando non ti spillerà

due o tre volte tanto;

così alla fine sarà lui a deriderti;

dopo, ti avrà ma ti eviterà,

anzi scuoterà la testa su di te.

Bada a non farti ingannare,

affiché non sia umiliato per la tua leggerezza.

Se un potente t'invita, fa resistenza,

così insisterà nell’invitarti.

Non essere sfacciato per non essere respinto,

non stare appartato per non essere dimenticato.

Non parlargli da pari a pari,

non fargli credito se parla molto;

perché spesso parla per provarti

e t'indaga anche sorridendo.

Egli non ha riguardi per i tuoi segreti,

e non ti risparmierà guai e catene.

Fai attenzione e sii molto cauto,

perché cammini sull'orlo del precipizio.

Ogni animale ama il suo simile

ed ogni uomo il suo prossimo.

Ogni carne è attratta verso la stessa specie,

perciò l'uomo aderisce al suo simile.

Forse il lupo coabiterà con l’agnello?

Così il peccatore con l’uomo pio.

Cè pace tra la iena ed il cane?

E cè pace tra il ricco e il povero?

I leoni nel deserto vanno a caccia di onàgri,

così i poveri sono il pascolo dei ricchi» (Sir. 13,3-19).

 

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

A. Minissale, Siracide (Ecclesiastico), Edizioni Paoline, Roma 1980.

S. Virgulin, Profeti e Sapienti uomini dello Spirito, Borla, Roma 1985.

G. Von Rad, La sapienza in Israele, Marietti, Torino 1975.

P. Sacchi, Storia del mondo giudaico, Sei, Torino 1976.

C. Westermann, Primo appraccio all'Antico Testamento, Marietti, Torino 1977.