Vivendo spesso si incontrano nuove esperienze
Ieri ho trascorso, dopo il colloquio del mattino, un pomeriggio con Angelina e Nico. Mi hanno portato alla nuova tomba ornata e dipinita dalle mani di Nico. Abbiamo girato per un'ora e mezza, dopo due lunghe soste alla tomba di Fiorentina (una all'inizio e una con preghiera alla fine), ma nel parlarci in tutta semplicità, dice Nico: “Forse non immagini quanto a me tocchi il cuore la visita che molto spesso faccio in cimitero. Passando da una tomba all'altra, sento emozioni varie, ricordi, rimpianti, la gioia di essere ancora in vita e la gioia di aver conosciuto tante persone esemplari e altre poco note. Mi piacciono le tante emozioni che si provano perché si apprezza di più il dono della vita e sale dal cuore la lode senza parole a Chi continua a dare vita e accogliere presso di sé nel suo Amore senza fine”.
Più che le parole di Nico mi parlano i suoi passi e le sue soste anche davanti alle tombe abbandonate. Questa pratica di Nico della visita spesso solitaria e silenziosa la posso raccomandare? Lì senti la gioia della vita e la tappa inevitabile della morte: lì lasciamo tutto nelle mani del Mistero di Dio e così, prima di uscire dal cimitero, una breve sosta con il Padre Nostro e camminare nel cimitero fanno emergere ricordi, emozioni e tanta bontà che spesso è sepolta a nostra insaputa nei nostri cuori.
Siamo fragili, ma tanto amati e amate e le morti sono segnali di un viaggio giunto alla meta.
don Franco Barbero, 28 dicembre ‘24