CENERE E VENTO
C'era un luogo che amavo:
un pendio verde, chiuso tra i monti,
silenzioso, sacro per una croce
alta nel cielo azzurro dell'estate,
sotto la corsa delle nuvole,
dentro la musica del vento.
Là avevo scelto
di abbandonarmi a Te,
ai piedi della croce,
dove il vento giocasse
con la cenere che un tempo ero io.
Mi era dolce il pensarlo.
Ma quest'anno la croce non c'è più.
E' un abbandono che mi ha reso triste:
per quell'ultimo giorno
sognavo il Tuo sguardo su di me,
le Tue braccia aperte nell'incontro,
la consolazione del Tuo abbraccio.
Forse hai scelto per me la verità:
ci incontreremo soli,
e in Te
troverò tutto.