Questo è il canone che Anna Campora e Ines Rosso hanno preparato per la celebrazione di questa mattina alle ore 10:00.
Ci si potrà collegare a partire dalle 9:45.
Il link per collegarsi è:
meet.google.com/ehv-oyaj-iue
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La fiducia oltre la paura e il dubbio
P. Saluto all’assemblea
G. Benedetto sei Tu,
o Signore, Dio della vita,
che ci regali continuamente i Tuoi doni,
che cammini con noi nel giorno e nella notte.
T. Benedetto sei Tu,
o Signore, Dio della vita,
che sogni la pace oltre tutte le guerre,
che generi amore al di là di ogni odio,
che tutti ci accogli nel Tuo abbraccio.
1. Altri ancora viaggiavano sulle navi,
si guadagnavano la vita sul mare.
2. Videro le opere del Signore,
i suoi miracoli sulle acque profonde.
1. Con una parola fece sorgere un forte vento,
che sollevò altissime onde.
2. La nave ora sale verso il cielo,
ora sprofonda nell’abisso.
Gli uomini sono in pericolo, presi dal terrore.
1. Hanno le vertigini, barcollano come ubriachi,
tutta la loro abilità è finita nel nulla.
2. Allora nell’angoscia gridarono al Signore
ed Egli li salvò da ogni pericolo.
1. Cambiò la tempesta in un vento leggero,
fece tacere l’urlo delle onde.
2. Tornò la calma, si rallegrarono;
il Signore li condusse al porto desiderato. (Salmo 107, 23-30)
LETTURE BIBLICHE
Matteo 14, 23-32
22Subito dopo Gesù ordinò ai discepoli di salire in barca e
di andare sull'altra riva del lago. Egli intanto avrebbe rimandato a
casa la gente. 23Dopo averla rimandata salì da solo sul monte a pregare.
Venne la notte, e Gesù era ancora là, solo. 24La barca era già molto lontana dalla spiaggia, ma aveva il vento contrario ed era sbattuta dalle onde.
25Sul finire della notte, Gesù andò verso i suoi discepoli camminando sul lago. 26Quando essi lo videro camminare sull'acqua si spaventarono. Dicevano:
- È un fantasma! - e gridavano di paura.
27Ma subito Gesù parlò:
- Coraggio, sono io! Non abbiate paura!
28Pietro rispose:
- Signore, se sei tu, dimmi di venire verso di te, sull'acqua.
29E Gesù gli disse:
- Vieni!
Pietro allora scese dalla barca e cominciò a camminare sull'acqua verso Gesù.
30Ma vedendo la forza del vento, ebbe paura, cominciò ad affondare e gridò:
- Signore! Salvami!
31Gesù lo afferrò con la mano e gli disse:
- Uomo di poca fede, perché hai dubitato?
32Quando salirono insieme nella barca il vento cessò. 33Allora gli altri che erano nella barca si misero in ginocchio di fronte a Gesù e dissero: 'Tu sei veramente il Figlio di Dio!'.
Marco 14, 32-40
32Intanto raggiunsero un luogo detto Getsèmani. Gesù disse ai suoi discepoli: 'Restate
qui, mentre io pregherò'. 33E si fece accompagnare da Pietro, Giacomo e Giovanni. Poi cominciò ad aver paura e angoscia, 34e disse ai tre discepoli: 'Una tristezza mortale mi opprime. Fermatevi qui e state svegli'.
35Mentre andava più avanti, cadeva a terra e pregava. Chiedeva a Dio, se era possibile, di evitare quel terribile momento. 36Diceva:
'Abbà, Padre mio, tu puoi tutto. Allontana da me questo calice di
dolore! Però, non fare quel che voglio io, ma quel che vuoi tu'.
37Poi tornò dai discepoli, ma li trovò che dormivano. Allora
disse a Pietro: 'Simone, perché dormi? Non sei riuscito a vegliare
un'ora? 38State svegli e pregate per resistere nel momento della prova; perché la volontà è pronta, ma la debolezza è grande!'.
39Si allontanò di nuovo e ricominciò a pregare ripetendo le stesse parole. 40Poi
tornò dai discepoli e li trovò che ancora dormivano. Non riuscivano a
tenere gli occhi aperti e non sapevano che cosa rispondergli.
COMMENTO ALLE LETTURE
Due brani che permettono di capire meglio che cosa significano PAURA e
DUBBIO come ne parlano i Vangeli. Si tratta in entrambi i racconti di
una paura estrema quella della morte, il dubbio fa parte di questa
paura.
Il brano di Matteo per me, è molto simbolico: la tempesta è a volte
fuori, a volte dentro di noi, sentiamo di non farcela, chiediamo aiuto,
la paura ci blocca, nel brano assai vivace, l’ arrivo di Gesù sembra
possa risolvere il problema, ma Pietro che rappresenta tutto il gruppo
dei discepoli, dentro di sé non si fida, non riconosce Gesù.
La paura è più forte dell’abbandono e Gesù esprime in quella frase:
“uomo di poca fede, perchè hai dubitato?” tutto il senso del brano: non
ti sei fidato, la tua fede è poca cosa, forse è fatta di sole parole.
Affidarci è anche rischiare. La lotta contro le paure (del futuro, della
sofferenza, dei diversi, dei cambiamenti etc) è una lotta per la vita,
per andare avanti, per affrontare le difficoltà, combattere contro
quello che ci impedisce di agire.
Sappiamo che la paura fa parte di noi, è reale, il Vangelo non la nega,
ci sollecita a non disperare, Gesù in più occasioni ha spronato i
discepoli a non aver paura, a guardare a lui che ha seminato fiducia tra
un popolo di donne e uomini schiacciati da un potere religioso che
presentava un Dio da temere, da ubbidire seguendo regole paralizzanti ed
inique.
Il brano di Marco ci porta nel Getzemani, dove Gesù al termine ormai
scontato della sua missione e della sua breve vita, chiede ad alcuni
discepoli di vegliare con lui. Forse dubita perché non riesce fino in
fondo ad accettare quello che può sembrare un fallimento, è triste e ha
paura, i discepoli dormono, forse non vogliono riconoscere in quell’uomo
abbattuto e perdente il loro maestro, non riescono a capire: Gesù però
si affida al Padre. La sua vita è stata una continua testimonianza di un
Dio accogliente e dalla parte dei perdenti, accetta la sua Volontà,
questo è il significato della fiducia piena e totale.
Gesù è il testimone di una fede che è quella di chi non si è mai tirato indietro, di chi ha seminato speranza.
Noi facciamo fatica a dire “Sia fatta la tua volontà” in momenti
difficili ed estremi, ma forse con l’aiuto di altri o insieme ad altri o
grazie ad altri si può recuperare fiducia e anche seminare fiducia.
Quanti racconti di fede, di abbandono nei Vangeli (il centurione, la
donna siro-fenicia, Maria Maddalena, Maria sorella di Lazzaro Etc.) di
chi ha riconosciuto in Gesù un messaggio di vita nuova e diversa e che
ha operato concretamente perché si avverasse, di chi ha creduto oltre al
dubbio, perché anche il dubbio può aiutare a vedere oltre, mette in
discussione, è indispensabile per combattere le sicurezze, la prepotenza
di chi crede di possedere la verità, addirittura Dio, il dubbio é
salutare.
Abbiamo bisogno,di fiducia non di sicurezza, la Chiesa per secoli ha
combattuto i dubbi per tenere i fedeli al riparo di eresie, per impedire
di esprimersi liberamente a chi voleva pensare e percorrere o tramite
Gesù o in altro modo, la strada della umanizzazione.
Sappiamo che il Vangelo quando vogliamo farlo nostro, è esigente, ci
chiede scelte impegnative, non basta dire “io credo”, per essere salvi,
tocca a noi, nel nostro piccolo orto che ci è stato affidato seminare
fiducia, accettare i dubbi per non ritenere mai scontata una fede
liberata.
LIBERI INTERVENTI
G. Quanto sono preziosi, o Dio, i Tuoi doni:
sono più numerosi delle stelle del cielo.
Sì, provengono da Te,
sorgente inesauribile.
1. In ogni volto di donna e di uomo
c’è una traccia di Te, del Tuo amore.
Tu sei Padre e Madre di ogni vivente.
apri davanti a noi un sentiero luminoso
e ci regali il Tuo sogno di felicità.
2. Tu sei all’origine di ogni creatura,
apri davanti a noi un sentiero luminoso
e ci regali il Tuo sogno di felicità.
1. Signore, aprici gli occhi,
affinché vediamo ciò che c’è da vedere.
2. Signore, aprici le orecchie,
affinché udiamo ciò che c’è da udire.
1. Signore, aprici le labbra,
affinché diciamo ciò che c’è da dire.
2. Signore, aprici le mani,
affinché cambiamo ciò che c’è da cambiare.
1. Aiutaci a scegliere con tanta fiducia
le vie della nonviolenza e della riconciliazione.
Prendi per mano quelli che stanno per cedere alla disperazione,
tutti quelli che scelgono la morte in tutte le sue forme.
2. Aiutaci ad affrontare le nostre paure,
ciascuna persona seguendo il suo percorso,
fatto di incontri che stimolano la nostra crescita
verso la pienezza di noi stessi.
MEMORIA DELLA CENA
T. Gesù era a tavola con i suoi amici e le sue amiche. Egli era
ben consapevole della congiura che si stava organizzando contro di lui e
il suo cuore faceva i conti con la paura. Voleva lasciare ai suoi amici
e alle sue amiche, in quella sera e in quella cena di intimità,
qualcosa di più di un ricordo, di un segno. Sulla mensa c’erano pane e
vino. Gesù alzò gli occhi al cielo e, dopo aver benedetto il nome santo
di Dio, prese il pane, lo spezzò, lo divise dicendo: “Prendete e
mangiate. Questo pane condiviso sia per voi il segno della mia vita.
Quando farete questo, lo farete in memoria di me, di ciò che ho fatto e
detto”. Poi prese la coppa del vino e disse: “Questo calice sia per voi
il segno di un’amicizia che Dio continuamente rinnova con tutta
l’umanità, con tutto il creato”.
P. PREGHIERA DI CONDIVISIONE
COMUNIONE
PREGHIERA SPONTANEA
BENEDIZIONE FINALE
Sorella, fratello,
non piangere sui tuoi errori,
non rattristarti per i giorni bui,
non leccarti tutte le ferite,
non crederti arrivato e arrivata,
non ricordare solo le tempeste,
non vedere solo le guerre,
non vergognarti dei tuoi limiti.
Sorella, fratello
sorridi alla vita, accogli le gioie,
accetta le tue lentezze,
rallegrati di ogni piccolo passo,
gioisci di ogni amore,
lavora umilmente alla pace,
convertiti ogni giorno
vivi nella lotta e nella fiducia.
Getta la tua vita tra le braccia di Dio
e poni tutta la tua speranza
perché Lui solo è il tuo custode,
Lui solo è l’aurora del mondo nuovo.
Per la Comunità cristiana di base di Via Città di Gap, Pinerolo
Anna Campora e Ines Rosso