Ecco il canone che Manuela ha preparato per la celebrazione di domani alle ore 10:00
Ci si potrà collegare a partire dalle 9:45.
Il link per collegarsi è:
meet.google.com/ehv-oyaj-iue
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EUCARESTIA - 16 marzo 2025
O DIO CHE CI VUOI FELICI…
P. Saluto all’assemblea
G. Tu, o Dio, ci doni ancora tempo, tempo di vita, tempo di conversione.
Silenzio
G. Prima che nascessero i monti, o Dio, prima che la terra e il mondo fossero generati, da sempre e per sempre Tu sei.
1. Ai Tuoi occhi mille anni sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte.
2. Tutti i nostri giorni svaniscono e noi finiamo i nostri anni come un soffio.
1. Gli anni della nostra vita sono settanta, ottanta per i più robusti, ma quasi tutti sono fatica e dolore. Passano presto e noi ci dileguiamo.
2. Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore.
1. Volgiti a noi, Signore; fino a quando? Muoviti a pietà di noi tuoi servi.
2. Ogni mattino saziaci con il Tuo amore: i nostri giorni saranno pieni di canto e di gioia.
G. Accogliamo il tempo che ci è dato dal Signore e accogliamo insieme l’esortazione a viverlo come tempo di giustizia, di “avvento di un mondo sempre da rinnovare, anche con il nostro impegno.
Silenzio
LETTURE BIBLICHE
Qohelet 3,1-11
1Tutto
ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo.
2C'è un tempo per nascere e un tempo
per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare quel
che si è piantato.
3Un tempo per uccidere e un tempo per
curare,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
4Un tempo per piangere e un tempo per
ridere,
un tempo per fare lutto e un tempo per danzare.
5Un tempo per gettare sassi e un tempo
per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi
dagli abbracci.
6Un tempo per cercare e un tempo per
perdere,
un tempo per conservare e un tempo per buttar via.
7Un tempo per strappare e un tempo per
cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
8Un tempo per amare e un tempo per
odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
9Che guadagno ha chi si dà da fare con
fatica?
10Ho considerato l'occupazione che Dio
ha dato agli uomini perché vi si affatichino. 11Egli ha fatto bella ogni cosa a suo
tempo; inoltre ha posto nel loro cuore la durata dei tempi, senza però che gli
uomini possano trovare la ragione di ciò che Dio compie dal principio alla
fine.
RIFLESSIONE
Quale tempo viviamo noi?
Questo notissimo brano di Qohèlet sul tempo e sui tempi della vita è molto stimolante in un periodo in cui il cielo all’orizzonte sembra chiudersi senza lasciar filtrare raggi di speranza.
In un’altalena tra opposti è descritta l’esistenza. Non sono indicazioni morali, né regole, ma un succedersi di eventi in cui non c’è giudizio. Si trovano elencati davvero tutti gli aspetti del vivere, da quelli pratici a quelli filosofici, momenti che riguardano sia il singolo individuo sia il genere umano nel suo insieme.
Chi di noi non riconosce la propria vita in questa lista di alternanze? La vita umana è fatta di relazioni in cui queste situazioni si generano e si sviluppano.
Quotidianamente procediamo nel cammino da uno verso l’altro di questi punti ed inevitabilmente ci lasciamo dietro sconfitte e vittorie, amori e perdite, costruzioni e distruzioni. E’ un cammino di ricerca in cui via via demoliamo ci prendiamo cura, piangiamo e ridiamo, viviamo il lutto e poi la danza. Cerchiamo e perdiamo, laceriamo e ricuciamo. Ogni giorno in un modo diverso, con gioia, ma anche con fatica ed al termine dell’elenco Qohèlet si ferma proprio sul senso stesso dell’affaticarsi dell’uomo e dunque sul mistero del senso della vita.
Che guadagno ha chi si dà da fare con fatica? Tutto sembra annullarsi nell’ineluttabilità degli eventi ed il fatalismo sembra finalmente avere una sua ragione d’essere. Come trovare una sintesi tra questi opposti che dia un senso per noi comprensibile al tempo dato a ciascuno? Se ogni cosa ha un suo tempo a che serve adoperarsi ed affaticarsi? Enzo Bianchi in un articolo di qualche tempo fa scrive che “Qohelet …è credente nel Dio che non è sotto il sole, ma sfugge alle dimensioni dell’uomo, (un Dio) che presiede la storia anche se ciò avviene in un modo nascosto..”
Il ragionare umano non sa dunque svelare il progetto di Dio e non ci è dato di conoscere il senso completo della sua opera, ma Qohèlet si sofferma sul fatto che Dio ha fatto bella ogni cosa a suo tempo ed ha posto nel cuore degli uomini la durata dei tempi.
In tutto ciò mi sembra di vedere un grande dono ed insieme una grande responsabilità.
C’è dunque del bello nel nostro rialzarci da una caduta e nel vedere l’uscita dal tempo buio e c’è del bello nello scorgere le tracce della pace guidarci nello smarrimento della guerra. Vedere il bello, ciò che ci avvicina al bene, raccoglierlo, custodirlo e fare di esso il faro che ci conduce nel cammino di ricerca verso l’immenso senso del dono di Dio.
Il tempo umano non è infinito e “c’è un tempo per ogni cosa”. In questa affermazione è l’implicita spinta a non sprecarlo in futilità, è l’invito a prenderci cura dei giorni con fiducia nell’aiuto del Dio di Gesù nelle nostre piccole opere di impegno quotidiano. Un’accettazione operosa perché Dio ha messo il bello in ogni cosa e cammina con noi. Certo non c’è il bello nella guerra o nell’uccidere, ma in ogni momento anche il più buio della storia c’è il seme vivo della fiducia che la strada verso la pace, verso la danza e verso la reciproca cura è una responsabilità nelle nostre mani per costruire il sogno di Dio.
LIBERI INTERVENTI
1. O Dio, che in Gesù ci hai donato un fratello sapiente, semina dentro di noi il germe della condivisione. Anzi, facci andare oltre, perché il seme diventi realtà.
2. Siccome, Dio genitore, tutto è dono che proviene da Te, aiutaci a valorizzare ciò che abbiamo e, ancor più, insegnaci ad evitare ogni spreco.
1. Mio Dio: ogni giorno è un’opportunità che ci stai offrendo per camminare verso di Te.
2. Non siamo mai abbastanza consapevoli del dono immenso che riceviamo da Te: in ogni respiro ci doni “la vita”.
T. Spesso ci perdiamo nelle corse affannose e frettolose per arrivare a far tutto e ci dimentichiamo che Tu ci hai consegnato qualcosa di infinitamente prezioso ed estremamente precario: “la vita”, una vita da amare e per amare.
1. Tu ci ami come esseri non permanenti e fragili. Basta pochissimo perché
la nostra vita finisca. Perché continuiamo a mettere al centro altre priorità,
altri interessi, altri pensieri?
2. Troppo bravi e zelanti nel vedere i limiti altrui, dimentichiamo spesso che essi sono la nostra palestra per crescere nella pazienza, nella perseveranza, nella bontà, per praticare la giustizia e l’uguaglianza.
1. O Dio, fa’ che anche noi, come Gesù di Nazareth, impariamo a salire sulla montagna per ritrovare noi stessi/e davanti a Te e per ascoltare in modo nuovo la Tua voce.
2. Sì, o Dio di Gesù, voglio ascoltare quella voce, quella voce che mi dice, ancora una volta, che al mio banchetto non ho diviso il pane, non ho condiviso il tempo né donato un sorriso.
1. Aiuta, o Dio di tutto il mondo, ognuno e ognuna di noi a diventare coscienti delle proprie possibilità: se ognuno e ognuna “scalasse” la montagna della condivisione, quante guerre e quante ingiustizie svanirebbero…
MEMORIA DELLA CENA
T. Eccoci ora riuniti e riunite, o Dio di Gesù, Dio che hai un cuore grande come il mondo, per dividere questo pane in cui riconosciamo uno dei Tuoi doni più preziosi. Compiamo questo gesto in memoria di Gesù, vivo presso di Te. Egli ci insegnò la bellezza del darci la mano, del camminare insieme, del condividere in semplicità. Ti preghiamo: fa’ che questo spezzare e questo mangiare il pane della memoria diventino per noi fonte di nuove decisioni sulla via della giustizia e della pace. Ti rendiamo grazie, o Dio della vita, perché ci doni la possibilità di far entrare nei nostri cuori e nei nostri cammini quotidiani lo stile di vita di Gesù, cioè “il suo corpo e il suo sangue”.
P. PREGHIERA DI COMUNIONE
CONDIVISIONE DEL PANE
Silenzio
PREGHIERE SPONTANEE
PADRE NOSTRO
BENEDIZIONE FINALE
L. Sorella, fratello, non piangere sui tuoi errori,
non rattristarti per i giorni bui,
non leccarti tutte le ferite,
non crederti arrivato e arrivata,
non ricordare solo le tempeste,
non vedere solo le guerre,
non vergognarti dei tuoi limiti.
Sorella, fratello
sorridi alla vita,
accogli le gioie,
accetta le tue lentezze,
rallegrati di ogni piccolo passo,
gioisci di ogni amore,
lavora umilmente alla pace,
convertiti ogni giorno
vivi nella lotta e nella fiducia.
Getta la tua vita tra le braccia di Dio e poni tutta la tua speranza
perché Lui solo è il tuo custode,
Lui solo è l’aurora del mondo nuovo.
Manuela Brussino
per la Comunità cristiana di base di Via Città di Gap, Pinerolo
16.03.2025
(canone tratto da “Preghiere eucaristiche, vol.2°” della comunità cristiana di base di Pinerolo - pp.162-165)