giovedì 13 marzo 2025

“Una vita, un soffio”

GIOVANNI FRANZONI, La terra è di Dio (testo, commenti, ri-trattazioni), Edizioni Com Nuovi Tempi, Roma 2003, pagg.184, € 12,00.

 

In questo libro la Comunità cristiana di base di san Paolo racconta la sua storia. Una vicenda radicata negli anni 1967-68 all’ombra della basilica Ostiense, quando abate di san Paolo fuori le Mura in Roma era don Giovanni Franzoni, e che trent’anni fa ebbe una svolta decisiva, quasi un battesimo.

Nel giugno 1973, infatti, con la lettera pastorale La terra è di Dio l’abate denunciava le compromissioni vaticane per la speculazione edilizia a Roma. Dimessosi - anche per le pressioni subìte dalla gerarchia ecclesiastica - dalla sua carica, Franzoni ed i fedeli che più gli erano stati vicini nella basilica iniziarono allora un nuovo cammino ecclesiale, come Comunità di base, esperienza che si è sviluppata fino ad oggi.

Per fissare fatti e documenti che il tempo rischiava di disperdere, la Comunità di san Paolo ha voluto ripubblicare La terra è di Dio, insieme ad ampie citazioni di altri due libri di Franzoni che parlano della terra. dell’ecosistema, del cielo come beni che sono di tutta l’umanità.

Inoltre, il volume riporta un commento positivo dell’allora cardinale Michele Pellegrino, arcivescovo di Torino, alla Iettera pastorale dell’abate; una riflessione storico-ecclesiale della Comunità di san Paolo sui suoi trent’anni («Una vita, un soffio»); una rilettura de “La terra è di Dio” del giornalista è scrittore Raniero La Valle; e, infine, un testo in cui Franzoni «ri-tratta» i temi sviluppati nel 1973 alla luce degli eventi successivi e tenendo conto dei problemi che, all'alba nel Terzo millennio, incombono sui responsabili politici, sulle Chiese, sulla gente di scienza rispetto ai grandi temi della pace, della giustizia e della salvaguardia del creato. Non, dunque, un semplice «amarcord» di vicende lontane, ma un ripensamento sulle proprie radici per affrontare più consapevoImente le sfide politiche, sociali, religiose del Duemila.

 

Signore, dupo trent'anni,

ti preghiamo come sempre:

ancora viandanti della fede,

senza traguardi sicuri da raggiungere,

senza tracciati certi da seguire,

senza risultati veri da conquistare.

Camminiamo, cercando:

viandanti della fede,

ma anche della storia

che Tu hai affidato alla nostra libertà,

così intrisa di debolezza e di dubbio,

così avvilita dai travagli dei nostri tempi,

così bisognosa di credere per non morire.

Signore, aiutaci, in questo giorno di festa,

a gioire con umiltà,

a cercare con coerenza,

a credere con fermezza,

a non cadere in sdrucciolevoli verità,

a non abbandonare la voglia,

la Tua voglia, di utopia,

che non è l’irrealizzabile, ma il non realizzato.

Signore, ascolta la nostra preghiera.

Roma, 2 settembre 2003

La Comunità cristiana di base di san Paolo in Roma