TROPPO TARDI SONO ARRIVATA ALLA FESTA DELLA CdB
Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: Venite, è pronto. Ma tutti, all’unanimità, cominciarono a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato. Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato. Un altro disse: Ho preso moglie e perciò non posso venire. Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al padrone. Allora il padrone di casa, irritato, disse al servo: Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi. Il servo disse: Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c'è ancora posto. Il padrone allora disse al servo: Esci per le strade e lungo le siepi, spingili a entrare, perché la mia casa si riempia. Perché vi dico: Nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena (Lc. 14, 16-24).
Anche le dune e le distese di sabbia hanno il loro fascino. Appaiono così compatte e stabili tanto da cancellare tracce di oasi e di strade, eppure è sufficiente che si sollevi il vento ed ecco che la duna cambia forma, sparisce, si sposta e si lascia trasportare dal vento. Come la sabbia... ho attraversato periodi in cui ero in balia di sogni confusi, di desideri di costruire, ma sostanzialmente incapace di ascoltarmi e di ascoltare chi forse mi tendeva una mano. Pensandoci oggi, vedo che tante volte ho costruito, ma le mie costruzioni non avevano sufficienti fondamenta. Mi affaccendavo a costruire, ma la mancanza di solide radici e di solide amicizie destinava tutto al crollo. Uscire dalle “sabbie mobili” per me ha voluto anche dire superare la paura di cambiare strada, abitudini e modalità di relazione, superare il timore di mettermi in gioco e fare delle scelte e delle svolte per la vita. Ecco allora all’orizzonte si sono affacciate nuove possibilità, nuove prospettive e nuovi incontri… Gli incontri per me sono stati sananti, mi hanno aperto occhi e cuore. Parlo dell’incontro con la comunità, con Franco, della scoperta per me della Bibbia, della solidarietà, dell'amore e dell’amicizia. Così ho cominciato a pensare che non ero destinata a costruire sulla sabbia, ma che anche per me era giunto il tempo di mettere fondamenta sulla roccia. So bene che quel poco che costruisco non è nulla di grandioso, ma cerco di edificarlo sulla pietra della Parola di Dio. C'è sempre il rischio che a volte si preferisca costruire sulla sabbia perché è meno faticoso, ma ora ho forse più gioia e consapevolezza a cercare la roccia e a scavare profondamente. Adesso cercare la roccia è diventato un desiderio e un tentativo di ogni giorno. A volte dobbiamo passare attraverso la sabbia per capire ed apprezzare bene la roccia.
Fiorentina Charrier, 1982