giovedì 10 aprile 2025

È PER ME L'ORA DEL SILENZIO E PER TE?

 

Il blog della nostra comunità curato da me e Guido è pieno zeppo di riflessioni e recensioni di libri e articoli che riguardano il silenzio e la preghiera.

Il silenzio occupa anche nei miei scritti una parte rilevante.

Da un anno, cioè dalla morte di mia moglie Fiorentina ho aggiunto ogni giovedì dalle 15 alle 16 l'ora del silenzio in solitudine.

Ogni celebrazione eucaristica contiene uno spazio riservato al silenzio.

In molti dei 13.500 libri presenti nella biblioteca che ho regalato alla mia comunità metto a disposizione scritti riguardanti la preghiera e il silenzio; alcuni di questi sono stati scritti dal 1967 al 2025, fino all’aprile in corso. Preghiera e silenzio ogni giorno.

Ho la opportunità di comunicarvi l'ultimo libro di don Paolo Scquizzato che ho comprato stamattina 4 aprile e non vedo l’ora di iniziare la lettura: “Se non lo cerchi lo trovi. Introduzione alla meditazione silenziosa”. Paolo da alcuni anni è un presbitero della diocesi di Pinerolo, responsabile dell'Ufficio per l'ecumenismo. Te ne raccomando la lettura. Edizioni Paoline, 11 euro, 150 pagine.

 

don Franco Barbero, 5 aprile 25

 

Il coraggio di accogliere il silenzio

Le nostre immagini di Dio devono svanire. Non dobbiamo essere degli idolatri. Curiosamente, quello che scopriamo è che svaniscono via via che svaniscono anche le immagini di noi stessi, il che fa pensare (...) quello che abbiamo sempre supposto, cioè che le nostre immagini di Dio sono in realtà immagini di noi stessi.

In questo processo meraviglioso in cui veniamo alla luce della realtà, ci allontaniamo dall'illusione, emergerà un grande silenzio proprio dal nostro centro. Ci sentiamo travolti nel silenzio eterno di Dio. Non parliamo più di un Dio o, peggio, di un noi stessi. Impariamo a essere, essere con Dio, a essere in Dio. (...) Nel nostro cammino spirituale, abbiamo bisogno di maggiori energie per stare fermi che non per scappare. La maggior parte delle persone usano così tanto del loro tempo di veglia saltando da una cosa all’altra che hanno paura dell'immobilità e del silenzio. Un certo panico esistenziale può prenderci la mano in quanto incontriamo per la prima volta l’'immobilità... certamente, sarebbe più facile imparare ciò in  una società più stabile ed equilibrata. In un mondo turbolento e confuso ci sono così tante voci ingannevoli, così tante voci che richiedono la nostra attenzione. Ma se riusciamo a trovare il coraggio di fissarci in questo silenzio, entriamo nello spazio che è oltre ogni comprensione.

J. Main, Il silenzio e la quiete

 

C'è bisogno di dare tempo al silenzio. Come il silenzio del seme nella terra; dei nove mesi, mentre oggi è tutto accelerato, a rischio di nascite mostruose. Anche la religione si è fatta moltitudine di parole, consumata in documenti di plastica, e nelle Chiese qualcuno comincia a provare disagio per il rumore religioso, per le grandi adunate che sono esibizione di tutto, e dove l’unico assente è Dio.

Dio non era nel tuono, ma nella brezza leggera. IL silenzio forse è trattenere il fiato e respirare una presenza. Trattenere per far spazio, svuotarsi, far posto. Il silenzio stupito è la condizione perché riaccada il miracolo della creazione, il miracolo che fece vibrare leggera l’aria del mattino. Il silenzio aiuta anche la vista.

Dobbiamo tornare a vedere da vicino la realtà, ad ascoltarla in silenzio. Inginocchiarci e vederla da vicino. Sì, perché noi operiamo per astrazione. Definire all’ingrosso è una bestemmia, un giudizio. Da vicino vuol dire dare nomi; Dio all’uomo che aveva dinanzi la moltitudine degli animali ha chiesto di dare un nome a ciascuno. Dalla massa al conosciuto. Cogliere il singolo, sentirne l’odore, e la sofferenza, le storie. Ogni uomo non è solo quello che appare, è infinitamente di più.

Il silenzio permette al vero io di emergere e di accorgersi che l’ego è solo insulso.

G. Vannucci, Dentro il Mistero