Ricordando Salvatore in due ore di dialogo
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O DIO, SÌ, VOGLIO AFFIDARMI
imparando da Salvatore
Sì, o Dio che sei AMORE CHE SPINGE AD AMARE, negli uomini come SALVATORE, incontrato al parco ieri, anch'egli ormai agli 87, ho percepito quanto Tu, o Dio, sia entrato nelle varie vie del suo cuore. Non ha studiato in nessuna facoltà teologica, ma ieri mi ha parlato come Dio sa parlare, Salvatore, la carezza d’ogni giorno.
Eri aperto e generoso, 62 anni fa quando ti conobbi e già allora la tua parola mi faceva gustare la presenza di Dio nel più profondo del tuo cuore. Due ore in cui, seduti vicino, ci siamo narrati pezzi di vita dove l'amore è sempre stato al centro con la semplicità.
Spesso da anni ti incontro e il tuo calore mi contagia.
Grazie, Dio, quante persone sto ancora incontrando la cui presenza mi parla di Te.
Caro Salvatore, don Giovanni Piumatti e un amico due ore più tardi in un incontro pieno di amore, mi hanno trasmesso lo stesso messaggio, due ore dopo a casa.
La nostra fiducia in Te, Dio della speranza, non può abbandonarci un solo istante: siamo nelle tue mani, o Dio, nel tuo abbraccio, nel tuo soffio che ci sollecita a prendere ogni giorno dalle tue mani, la forza di vivere.
Partecipo da tempo ad una eucaristia assai diversa da quella cui ho partecipato per decine di anni, ma in fondo queste persone sono lì per accogliere quell'acqua fresca della parola biblica: in questa operazione di apertura del cuore le differenze sono molte, ma tutte ci mettono in cammino tra le braccia di Dio, di te, oh mio Dio e Dio di tutti.
Scrivo queste righe oggi 22 maggio mentre a Pinerolo tuona e nevica e io ripenso con gioia agli incontri di ieri.
Ohè Salvatore, al parco giochi, se trovo il tempo giusto, verrò di nuovo con il mio bastone e le nostre considerazioni continuerai e ci baceremo e abbracceremo.
Per accogliere ancora la tua testimonianza di vita e di fede.
22 maggio, Franco Barbero