giovedì 31 luglio 2025

Riportiamo sotto il canone per la celebrazione di oggi, preparato da Walter Primo in collaborazione con Manuela Brussino.

La celebrazione inizierà alle ore 18:00.

Ci si potrà collegare già a partire dalle 17:45.

Il link per collegarsi è:

meet.google.com/ehv-oyaj-iue

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Aprici i cuori


Saluto all’assemblea

 

G.   Benedetto sei Tu, o Signore, Dio della vita,

che ci regali continuamente i Tuoi doni,

che cammini con noi nel giorno e nella notte.

 

T.        Benedetto sei Tu, o Signore, Dio della vita,

che sogni la pace oltre tutte le guerre, che generi amore al di là di ogni odio, che tutti ci accogli nel Tuo abbraccio.

SILENZIO


LETTURE BIBLICHE

Isaia 2,2-4

    2 Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà eretto sulla cima dei monti
e sarà più alto dei colli;
ad esso affluiranno tutte le genti.

    3 Verranno molti popoli e diranno:
«Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci indichi le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri».
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.

    4 Egli sarà giudice fra le genti
e sarà arbitro fra molti popoli.
Forgeranno le loro spade in vomeri,
le loro lance in falci;
un popolo non alzerà più la spada
contro un altro popolo,
non si eserciteranno più nell'arte della guerra.


Matteo 5, 5 e 9

    5 Beati i miti,
perché erediteranno la terra.

    9 Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio. 


PREDICAZIONE

La Bibbia in tutte le sue articolazioni e testimonianze è senza dubbio una miniera inesauribile: sol che la si voglia studiare, ma vi sono occasioni e tempi in cui se ci si limita a studiare quella che riteniamo essere l’eco della Parola può risultare arido e difficile da concretizzare.

Viviamo giorni in cui la parola più ricorrente è GUERRA e corriamo il rischio di assuefarci ad essa.

Ci sentiamo impotenti di fronte alla pervasività del bellicismo.

In giorni in cui dovrebbero fiorire focolai di rifiuto della guerra quale strumento di risoluzione delle contese internazionali, al contrario al massimo si sente parlare o scrivere della necessità di ridurre i danni delle tante guerre commerciali. Siamo davvero assediati dal bellicismo che quasi ci impedisce di valutare l’orizzonte distruttivo presente in Ucraina, in Palestina o nelle tante “guerre dimenticate”.

Se vogliamo davvero esser discepoli del Nazareno, testimoni del dio da lui e da altri profeti rivelato, dobbiamo opporci a chi vorrebbe farci accontentare di un’esecrazione della guerra espressa da qualche villa papale.

 

Non sarà il collegio cardinalizio a far riflettere i guerrafondai di tutto il mondo.

 

Se le persone non sceglieranno di manifestare la loro contrarietà ad ogni guerra, ad ogni prospettiva di distruzione con manifestazioni non violente, con presidi di spazi pubblici, con occasioni di dissenso nei confronti dei messaggi imperanti del cosiddetto Pensiero unico, verremo meno alle Letture profetiche, alle testimonianze riportate in quelle che comunemente vengono definite le ”Beatitudini evangeliche”.

Noi abbiamo la via tracciata per testimoniare la nostra adesione al cristianesimo.

Mi esprimo in questo modo solo perché il nostro orizzonte è quello stimolato da Gesù di Nazareth, ben sapendo che l’urgenza del momento non può esser circoscritta al Cristianesimo. Dovremmo saper accendere focolai di attenzione, di documentazione nel tentativo di arginare, di rallentare il corso del capitalismo bellicista che riconduce il vivere al denominatore del profitto per pochi, per quelli che già son ricchi.

Allora informiamo e informiamoci delle realtà pacifiste che già covano sotto la cenere: diamo visibilità alle manifestazioni già programmate.

Usciamo dai nostri “cenacoli” dalle nostre chiese inaridite:

le letture che abbiamo condiviso chiedono di esser portate nelle strade, gridate sui tetti, unitamente allo studio che dell’economia deve esser condotto, per evitare che sia il modello del profitto quello destinato a vincere.


LIBERI INTERVENTI


SILENZIO


G.   Quanto sono preziosi, o Dio, i Tuoi doni: sono più numerosi delle stelle del cielo.

Sì, provengono da Te, sorgente inesauribile.

 

1.    In ogni volto di donna e di uomo c’è una traccia di Te, del Tuo amore.

Tu sei Padre e Madre di ogni vivente.

2.    Tu sei all’origine di ogni creatura, apri davanti a noi un sentiero luminoso

e ci regali il Tuo sogno di felicità.


1.    Signore, aprici gli occhi, affinché vediamo ciò che c’è da vedere.

2.    Signore, aprici le orecchie, affinché udiamo ciò che c’è da udire.

1.    Signore, aprici le labbra, affinché diciamo ciò che c’è da dire.

2.    Signore, aprici le mani, affinché cambiamo ciò che c’è da cambiare.

 

T.    Signore, aprici il futuro, fa apparire nel mondo il Tuo Regno.

 

1.    Abbiamo un immenso bisogno di Te, della Tua luce e della Tua forza,

per costruire percorsi d’amore e di giustizia.

Troviamo nel profondo dei nostri cuori la lotta tra l’amore e l’indifferenza,

tra gli idoli e l’adorazione del Tuo nome.

 

2.    Aiutaci a scegliere con tanta fiducia le vie della nonviolenza e della pace.

Il Tuo soffio che rinnova ogni cosa inondi di vita tutte le chiese cristiane.

 

MEMORIA DELLA CENA

T. Gesù era a tavola con i suoi amici e le sue amiche. Egli era ben con- sapevole della congiura che si stava organizzando contro di lui e il suo cuore faceva i conti con la paura. Voleva lasciare ai suoi amici e alle sue amiche, in quella sera e in quella cena di intimità, qualcosa di più di un ricordo, di un segno. Sulla mensa c’erano pane e vino. Gesù alzò gli occhi al cielo, come spesso faceva nei giorni della sua vita e, dopo aver benedetto il nome santo di Dio, prese il pane, lo spezzò, lo divise dicendo: “Prendete e mangiate. Questo pane condiviso sia per voi il segno della mia vita. Quando farete questo, lo farete in memoria di me, di ciò che ho fatto e detto”. Poi prese la coppa del vino e disse: “Questo calice sia per voi il segno di un’amicizia che Dio continuamente rinnova con tutta l’umanità, con tutto il creato”.

 

P.    PREGHIERA DI CONDIVISIONE COMUNIONE

 

PREGHIERA SPONTANEA


PADRE NOSTRO

 

BENEDIZIONE FINALE

 

Sorella, fratello, non piangere sui tuoi errori,

non rattristarti per i giorni bui, non leccarti tutte le ferite,

non crederti arrivato e arrivata, non ricordare solo le tempeste, non vedere solo le guerre,

non vergognarti dei tuoi limiti.

Sorella, fratello

sorridi alla vita, accogli le gioie, accetta le tue lentezze,

rallegrati di ogni piccolo passo, gioisci di ogni amore,

lavora umilmente alla pace, convertiti ogni giorno

vivi nella lotta e nella fiducia.

Getta la tua vita tra le braccia di Dio e poni tutta la tua speranza

perché Lui solo è il tuo custode,

Lui solo è l’aurora del mondo nuovo.

 

Walter Primo, 31/7/25

(per la Comunità Cristiana di Base di v. Città di Gap, 13 - Pinerolo)

Canone tratto dal libro “Preghiere eucaristiche”, vol. 2°, p.105-107.