Riportiamo sotto il canone per la celebrazione di oggi,
preparato da Walter Primo in collaborazione con Manuela Brussino.
La celebrazione inizierà alle ore
18:00.
Ci si potrà collegare già a partire dalle 17:45.
Il link per collegarsi è:
meet.google.com/ehv-oyaj-iue
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Aprici i cuori
Saluto all’assemblea
G. Benedetto sei Tu, o Signore, Dio della vita,
che ci regali
continuamente i Tuoi doni,
che cammini con
noi nel giorno e nella notte.
T. Benedetto sei Tu, o Signore, Dio della
vita,
che sogni la pace
oltre tutte le guerre, che generi amore al di là di ogni odio, che tutti ci
accogli nel Tuo abbraccio.
SILENZIO
LETTURE BIBLICHE
Isaia 2,2-4
il monte del tempio del Signore
sarà eretto sulla cima dei monti
3 Verranno molti popoli e diranno:
«Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci indichi le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri».
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
4 Egli sarà giudice fra le genti
e sarà arbitro fra molti popoli.
Forgeranno le loro spade in vomeri,
le loro lance in falci;
un popolo non alzerà più la spada
contro un altro popolo,
non si eserciteranno più nell'arte della guerra.
5 Beati i
miti,
perché erediteranno la terra.
9 Beati gli
operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
PREDICAZIONE
La Bibbia in
tutte le sue articolazioni e testimonianze è senza dubbio una miniera
inesauribile: sol che la si voglia studiare, ma vi sono occasioni e tempi in
cui se ci si limita a studiare quella che riteniamo essere l’eco della Parola
può risultare arido e difficile da concretizzare.
Viviamo giorni in
cui la parola più ricorrente è GUERRA e corriamo il rischio di assuefarci ad
essa.
Ci sentiamo
impotenti di fronte alla pervasività del bellicismo.
In giorni in cui
dovrebbero fiorire focolai di rifiuto della guerra quale strumento di
risoluzione delle contese internazionali, al contrario al massimo si sente
parlare o scrivere della necessità di ridurre i danni delle tante guerre commerciali.
Siamo davvero assediati dal bellicismo che quasi ci impedisce di valutare
l’orizzonte distruttivo presente in Ucraina, in Palestina o nelle tante “guerre
dimenticate”.
Se vogliamo
davvero esser discepoli del Nazareno, testimoni del dio da lui e da altri
profeti rivelato, dobbiamo opporci a chi vorrebbe farci accontentare di un’esecrazione
della guerra espressa da qualche villa papale.
Non sarà il
collegio cardinalizio a far riflettere i guerrafondai di tutto il mondo.
Se le persone non
sceglieranno di manifestare la loro contrarietà ad ogni guerra, ad ogni
prospettiva di distruzione con manifestazioni non violente, con presidi di
spazi pubblici, con occasioni di dissenso nei confronti dei messaggi
imperanti del cosiddetto Pensiero unico, verremo meno alle Letture profetiche, alle
testimonianze riportate in quelle che comunemente vengono definite le ”Beatitudini
evangeliche”.
Noi abbiamo la
via tracciata per testimoniare la nostra adesione al cristianesimo.
Mi esprimo in
questo modo solo perché il nostro orizzonte è quello stimolato da Gesù di Nazareth,
ben sapendo che l’urgenza del momento non può esser circoscritta al
Cristianesimo. Dovremmo saper accendere focolai di attenzione, di
documentazione nel tentativo di arginare, di rallentare il corso del
capitalismo bellicista che riconduce il vivere al denominatore del profitto per
pochi, per quelli che già son ricchi.
Allora informiamo
e informiamoci delle realtà pacifiste che già covano sotto la cenere: diamo
visibilità alle manifestazioni già programmate.
Usciamo dai
nostri “cenacoli” dalle nostre chiese inaridite:
le letture che
abbiamo condiviso chiedono di esser portate nelle strade, gridate sui tetti, unitamente
allo studio che dell’economia deve esser condotto, per evitare che sia il
modello del profitto quello destinato a vincere.
LIBERI
INTERVENTI
SILENZIO
G. Quanto sono preziosi, o Dio, i Tuoi doni:
sono più numerosi delle stelle del cielo.
Sì, provengono da
Te, sorgente inesauribile.
1. In ogni volto di donna e di uomo c’è una
traccia di Te, del Tuo amore.
Tu sei Padre e
Madre di ogni vivente.
2. Tu sei all’origine di ogni creatura, apri davanti a noi un sentiero luminoso
e ci regali il Tuo sogno di felicità.
1. Signore, aprici gli occhi, affinché vediamo
ciò che c’è da vedere.
2. Signore, aprici le orecchie, affinché udiamo
ciò che c’è da udire.
1. Signore, aprici le labbra, affinché diciamo
ciò che c’è da dire.
2. Signore, aprici le mani, affinché cambiamo
ciò che c’è da cambiare.
T. Signore, aprici il futuro, fa apparire nel
mondo il Tuo Regno.
1. Abbiamo un immenso bisogno di Te, della Tua
luce e della Tua forza,
per costruire
percorsi d’amore e di giustizia.
Troviamo nel
profondo dei nostri cuori la lotta tra l’amore e l’indifferenza,
tra gli idoli e
l’adorazione del Tuo nome.
2. Aiutaci a scegliere con tanta fiducia le vie
della nonviolenza e della pace.
Il Tuo soffio che
rinnova ogni cosa inondi di vita tutte le chiese cristiane.
MEMORIA DELLA
CENA
T. Gesù era a
tavola con i suoi amici e le sue amiche. Egli era ben con- sapevole della
congiura che si stava organizzando contro di lui e il suo cuore faceva i conti
con la paura. Voleva lasciare ai suoi amici e alle sue amiche, in quella sera e
in quella cena di intimità, qualcosa di più di un ricordo, di un segno. Sulla
mensa c’erano pane e vino. Gesù alzò gli occhi al cielo, come spesso faceva nei
giorni della sua vita e, dopo aver benedetto il nome santo di Dio, prese il
pane, lo spezzò, lo divise dicendo: “Prendete e mangiate. Questo pane condiviso
sia per voi il segno della mia vita. Quando farete questo, lo farete in memoria
di me, di ciò che ho fatto e detto”. Poi prese la coppa del vino e disse:
“Questo calice sia per voi il segno di un’amicizia che Dio continuamente
rinnova con tutta l’umanità, con tutto il creato”.
P. PREGHIERA DI CONDIVISIONE COMUNIONE
PREGHIERA SPONTANEA
PADRE
NOSTRO
BENEDIZIONE
FINALE
Sorella, fratello,
non piangere sui tuoi errori,
non rattristarti
per i giorni bui, non leccarti tutte le ferite,
non crederti
arrivato e arrivata, non ricordare solo le tempeste, non vedere solo le guerre,
non vergognarti
dei tuoi limiti.
Sorella, fratello
sorridi alla
vita, accogli le gioie, accetta le tue lentezze,
rallegrati di
ogni piccolo passo, gioisci di ogni amore,
lavora umilmente
alla pace, convertiti ogni giorno
vivi nella lotta
e nella fiducia.
Getta la tua vita
tra le braccia di Dio e poni tutta la tua speranza
perché Lui solo è
il tuo custode,
Lui solo è
l’aurora del mondo nuovo.
Walter
Primo, 31/7/25
(per la Comunità Cristiana di Base di v.
Città di Gap, 13 - Pinerolo)
Canone
tratto dal libro “Preghiere eucaristiche”, vol. 2°, p.105-107.