venerdì 12 settembre 2025

HAITI: LA SCUOLA È UNA PRIORITÀ

 

A Port-au Prince, nel Centro scolastico salesiano del quartiere Cité Militaire l'attività scolastica si è conclusa il 23 giugno con la cerimonia di consegna agli alunni degli attestati di fine anno. Un evento organizzato con cura e attenzione dalle insegnanti, che, co me sempre, hanno coinvolto gli allievi nel gioco della preparazione dei cartelloni, nella creazione dei tanti festoni colorati e nelle ripetute prove sui testi da recitare. Infatti tutto doveva presentarsi come "ben fatto", per vivere un clima di festa, pur mantenendo un'attenzione vigile a quello che accadeva fuori dal recinto della scuola, per l'eventualità, non scontata, di venir coinvolti negli scontri armati tra poliziotti e gang. Uno stato di incertezza e di preoccupazione fino all'ultimo, perché - come già sottolineava alcuni mesi fa suor Rosalie in una sua lettera - "la nostra zona, il ghetto dei poveri, è diventata una zona di non diritto' ' Ha prevalso il coraggio di resistere, di non fermarsi e la giornata che è stata di festa ha offerto momenti di serena partecipazione agli scolari, alle loro maestre e alle suore. Ora, nel periodo delle vacanze scolastiche, il Centro ospiterà, nella struttura loro dedicata, una cinquantina di ragazze che prima vivevano in strada e che hanno accettato di seguire un programma di socializzazione e di recupero. Invece l'attività estiva dell'oratorio, a cui un tempo affluivano tantissimi bambini e ragazzi anche perché garantiva la disponibilità di un pasto, non può essere mantenuta aperta per la violenza dilagante e pericolosa in tutta la capitale, oltre che per il blocco degli aiuti alimentari americani deciso da Trump.

"La situazione ad Haiti è molto, molto difficile, ma ad Haiti si impara a sperare contro ogni speranza" commenta così suor Martha Seide, haitiana di nascita, religiosa consacrata nella congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice, già attiva ad Haiti e nella Repubblica Dominicana, da qualche anno in Italia quale docente della Pontificia Facoltà di Scienze dell'educazione "Auxilium" di Roma. Ed aggiunge che l'educazione e le scuole possono essere la via per salvare Haiti, perché solo un popolo educato sa trovare la strada per risollevarsi.

 

Luigina Morsolin, Rocca, agosto 2025

 

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