HAITI: LA SCUOLA È UNA
PRIORITÀ
A Port-au Prince, nel Centro scolastico
salesiano del quartiere Cité Militaire l'attività scolastica si è conclusa il
23 giugno con la cerimonia di consegna agli alunni degli
attestati di fine anno. Un evento organizzato
con cura
e attenzione dalle insegnanti, che, co me sempre,
hanno coinvolto gli allievi nel gioco della preparazione
dei cartelloni, nella creazione dei tanti festoni
colorati e nelle ripetute prove sui testi da recitare. Infatti tutto
doveva presentarsi come "ben fatto", per vivere un
clima di festa, pur mantenendo un'attenzione vigile a quello che accadeva fuori
dal recinto della scuola, per l'eventualità,
non scontata, di venir
coinvolti negli scontri armati
tra poliziotti e gang. Uno stato di incertezza
e di preoccupazione fino all'ultimo, perché - come
già sottolineava alcuni mesi fa suor Rosalie in una sua lettera -
"la nostra zona, il ghetto dei poveri, è diventata
una zona di non diritto'
' Ha prevalso il coraggio di
resistere, di non fermarsi e la giornata che è stata di festa ha offerto momenti di serena partecipazione agli scolari, alle
loro maestre e alle suore. Ora, nel periodo
delle vacanze scolastiche, il Centro ospiterà, nella struttura loro dedicata,
una cinquantina di ragazze che prima vivevano in strada e che hanno accettato
di seguire un programma di socializzazione e di recupero. Invece l'attività
estiva dell'oratorio, a cui un tempo affluivano tantissimi bambini e ragazzi
anche perché garantiva la disponibilità di un pasto, non può essere mantenuta aperta
per la violenza dilagante e pericolosa in tutta la capitale, oltre che per il
blocco degli aiuti alimentari americani deciso da Trump.
"La situazione ad Haiti è molto, molto difficile, ma ad Haiti si
impara a sperare contro ogni speranza" commenta così suor Martha Seide,
haitiana di nascita, religiosa consacrata nella congregazione delle Figlie di
Maria Ausiliatrice, già attiva ad Haiti e nella Repubblica Dominicana, da
qualche anno in Italia quale docente della Pontificia Facoltà di Scienze
dell'educazione "Auxilium" di Roma. Ed aggiunge che l'educazione e le
scuole possono essere la via per salvare Haiti, perché solo un popolo educato
sa trovare la strada per risollevarsi.
Luigina Morsolin, Rocca, agosto 2025
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