sabato 6 settembre 2025

LE BELLE PAROLE E LO SPETTACOLO

Il Presidente USA “Uomo di Dio”… Bestemmia

 

Il nuovo Papa, come il Presidente Usa, sanno dare spettacolo.

Il Vangelo, anzi Dio, diventa al consueto uso per ampliare il potere anche attraverso la credulità popolare che si nutre di immagine e di finzioni. Il recente Giubileo ce ne ha dato una conferma.

Il cristianesimo, parlo specialmente del cattolicesimo, ha parole come strumento non di annuncio evangelico, ma come propaganda di se stesso, come priorità della parola rituale, simbolica, e della predicazione.

Il recente Giubileo e le infinite festività mariane e altri spazi liturgici le processioni, i pellegrinaggi mariani e a tanti altri santi… Ma tutta la predicazione dei dogmi da Nicea fino al 2025 ancora in otto sono la confusione più evidente e tuttora in vigore in gran parte della chiesa cattolica.

Dalla costruzione del dogma della divinità di Gesù (del 336 e nel quarto secolo) così è nato il peccato originale, il Dictatus papae 1073, all'inferno, al primato di Pietro, alla verginità di Maria, alla sua assunzione corporea portata in una carrozza angelica, a tutte le elaborazioni delle varie forme di peccato, la verginità di Maria e all'inferno.

Mi fermo qui perché l'elenco sarebbe troppo lungo.

È appena uscito il libro “Ripartire da Nicea” di Piero Coda e Stefano Fenaroli, ed. Queriniana, 2025 di due autori specialisti nella ricerca storica e dogmatica.

Questa ricerca storica ci permette di valorizzare quanto si scopre strada facendo, ma soprattutto quanto viene sepolto nel silenzio, quanto è stato costruito e deformato oppure meglio compreso lungo i secoli.

Per questa conoscenza storica sempre da approfondire la nostra bella fede è “mobile” a volte andando avanti con fondatezza, altre volte costruendo dei pilastri dogmatici più a servizio del potere che della fede.

 

Franco Barbero, 1 settembre 2025