sabato 25 ottobre 2025

Da Tempi di Fraternità di ottobre 2025

Elogio della follia

a cura di Gianfranco Monaca


L’occasione della stesura del De hominis dignitate è legata al problema, molto attuale oggi, di trovare una sorta di "minimo comune denominatore" tra le diverse esperienze culturali e religiose dell'umanità in vista della ricerca di una "pace filosofica”.

Questo spiega perché l'autore, noto per la sua straordinaria versatilità culturale, evochi la sapienza araba e, poi, quell’antica.

  Negli scritti degli Arabi ho letto, Padri venerandi, che Abdalla Saraceno (un sapiente arabo, vissuto nell’VIII sec. d.C. forse cugino di Maometto), richiesto di che gli apparisse sommamente mirabile in questa specie di teatro che è il mondo, rispondesse che nulla scorgeva più splendido dell’uomo. E con questo detto concorda quello famoso di Ermete (Ermete Trismegisto l'autore leggendario di un Corpus hermeticum - II sec. d.C. -, scritte nella tarda antichità e molto amate dagli umanisti fiorentini per il loro respiro “universale"). “Grande miracolo è l’uomo, o Asclepio” (personaggio a cui è dedicata l’opera). 

Ora mentre ricercavo il senso di queste sentenze non mi soddisfacevano gli argomenti che in gran numero molti recano sulla grandezza della natura umana: essere l'uomo vincolo delle creature, familiare a quelle superiori, sovrano di quelle inferiori, interprete della natura per l'acume dei sensi, per l'indagine della ragione, per la luce dell'intelletto, intermedio fra il tempo e l'eternità e, come dicono i Persiani, copula anzi imeneo del mondo, di poco inferiore agli angeli secondo la testimonianza di David (Salmi, VIII, 5-6 Davide fu anche autore di Salmi).

Grandi cose, queste, certo, ma non le più importanti, non tali, cioè, per cui possa giustamente arrogarsi il privilegio di un'ammirazione senza limiti. 

E se fosse vissuto oggi? 


John Lennon aveva 40 anni quando fu assassinato la sera dell'8 dicembre. Terminata l'esperienza con i Beatles, John Lennon fu anche musicista solista, autore di disegni e testi poetici, nonché attivista politico e paladino del pacifismo. Questo gli causò problemi con le autorità statunitensi (FBI), che per lungo tempo spiarono tutte le sue attività e quelle della moglie Yoko Ono, considerandolo un sovversivo e rifiutandogli più volte la green card. Fu assassinato a colpi di rivoltella da un suo stesso fan, Mark David Chapman, la sera dell'8 dicembre 1980 a New York.

<<Non ho paura di morire, sono preparato alla morte perché non ci credo. Penso che sia solo scendere da un’auto per salire su un’altra>>. 

(John Lennon, 1969)

<<Non rimpiango niente di quello che ho fatto, davvero, a parte forse di aver ferito altre persone. Non rinnego niente>>.

(John Lennon, 1971)