Il tempo del giudizio dei Santuari mariani
di Franco Barbero - Pinerolo 26 ottobre 2025
È stato un periodo in cui i santuari mariani di Medjugorje, Lourdes e Fatima e la Tenda di Gionata hanno visto una presenza numerosissima di omosessuali. Il centro è stato il santuario di Fatima anche perché nel mondo omosessuale a Lisbona si celebra la giornata mondiale che ogni anno richiama migliaia di giovani che vengono da ogni parte del mondo. Qua e là i santuari con una teologia mariana diffondono una mariologia che talvolta promette di guarire e porta sempre con se il fascino materno, le immagini della tenerezza e della dolcezza di cui tutti nella vita quotidiana abbiamo bisogno. Anche la diffusa ripresa della recita del rosario distoglie dal cuore della fede cristiana che ha in Dio l’unico Dio e in Gesù il suo profeta che per noi è l’indicatore del cammino della fede cristiana.
L’ultimo anno con il nuovo papa molto madonnaro il culto mariano ha ripreso nuovo slancio. Ciò avviene non solo nei celebri santuari ma anche in Piemonte ha ripreso in molte parrocchie e comunità monacali l’uso del rosario e talvolta addirittura l’uso delle litanie. Si tratta di capire che i tempi a volte procedono rilanciando il passato.
Novembre e dicembre sono i due mesi in cui liturgie e devozioni hanno in molte feste un ritorno mariano.
Scrivo queste cose, come ho sottolineato in molti miei libri, perché esiste, per la maturità della fede cristiana non il disprezzo della mariologia, ma la necessità di un passo storico importante. Occorre riscoprire Maria quella vera e liberarci della mariologia liturgica e dogmatica. La Maria vera sposa di Giuseppe e madre di una numerosa famiglia è la Maria che è presente al cenacolo e diventa una vera credente con i discepoli, e non retrocede dalla fede nel Dio che l’ha resa parte attiva della comunità primitiva.
In 3 dei miei libri ho scritto le donne che Amo, la donna Maria che amo e che ricevo da lei la testimonianza di fede.
Deposta la valigia di dogmi, di invenzioni devozionali, del rosario e delle liturgie che declinano i dogmi ecclesiali forgiati nei secoli, scompare la Madonna in mille versioni e scopro la Maria reale, non quella sempre vergine, non quella delle infinite apparizioni.
Certo, della Maria dei dogmi e delle molte devozioni, ora fatta addirittura madre di Dio (bestemmia incredibile) occorre liberarsi delle litanie e delle molte leggende delle apparizioni.
Nella biblioteca delle comunità di base di Pinerolo potete trovare una riflessione teologica che valorizza Maria di Nazareth, liberata dai dogmi e dalle festività che costruiscono secolo dopo secolo la Madonna ecclesiastica.