venerdì 17 ottobre 2025

In vista del Collegamento Nazionale delle CdB, che si svolgerà a Rimini il 18 e 19 ottobre 2025, mi preme fare la piccola proposta che segue come possibile idea per il prossimo convegno/seminario nazionale delle CdB.


di Franco Barbero

Credo che non comporti diminuire il nostro impegno e la nostra presenza rispetto al tema oggi centrale della pace-guerra, dare ampio spazio, in un prossimo convegno, ad uno studio storico e teologico su Nicea e il concilio che ricordiamo nel suo 1700° anniversario, la sua storia, la sua realtà, i suoi conflitti e la vicenda di Ario, il vero ignorato anche negli studi in nostro possesso.

Non sarà inutile una rapida, ma storicamente rigorosa rivisitazione dei 24, anzi 25 concili che segnano la storia, il credo, i problemi dogmatici figli di questo pilastro dogmatico che generò il credo cristiano-cattolico. Abbiamo forse bisogno, anche di fronte agli scritti più recenti su Nicea, di una nuova corrente di studi storici e teologici. Credo che un confronto su Nicea possa offrirci alcune riflessioni sul piano ecumenico, favorendo, con uno spirito di accoglienza delle differenze, un dialogo più profondo e veritiero con le altre religioni senza nulla tacere rispetto alle nostre e loro vacillanti posizioni teologiche. Tutta la vicenda di Nicea non ha forse da aiutare tutte le religioni a qualche nuova riflessione anche all’interno dell’ecumenismo e di tutto il mondo cristiano?

Questo è estremamente necessario e urgente, in una fase storica dove i gestori del potere politico, e non solo, si credono divini, addirittura degli dei, mentre sono solo idoli della politica, se di essa si può ancora parlare.

Nicea non ha declassato né la natura né nulla del creato. Ci ha ricordato che siamo tutti e tutte creature, figli e figlie di un amore e di un mistero che sta all’origine della vita e di tutto il creato.

Per me dire che il Dio di Ario evidenziava che Altro è Dio e altro sono gli idoli, sia dentro la vita delle nazioni, sia dentro le religioni, e che ciò è valido anche oggi, quando l’idolatria imperversa in tutto il mondo in mille forme, travestita di religione.