No Kings Day: 7 milioni di persone partecipano alle manifestazioni anti-Trump in tutti gli Stati Uniti
20.10.25 -Pressenza
Circa 7 milioni di persone hanno partecipato sabato 18 ottobre al No Kings Day contro l’autoritarismo del presidente Trump. Secondo gli organizzatori, le manifestazioni si sono svolte in circa 2.600 località in tutti i 50 Stati, in quella che è stata una delle più grandi giornate di protesta nella storia degli Stati Uniti, superando il primo No Kings Day di giugno.
A Chicago la protesta si è estesa per due miglia, con circa 250.000 persone scese in strada. Il sindaco Brandon Johnson si è rivolto alla folla e ha chiesto uno sciopero generale. Si stima che 200.000 persone abbiano manifestato a Washington, D.C., dove il senatore Bernie Sanders ha denunciato: “Questo momento non riguarda solo l’avidità di un uomo, la corruzione di un uomo o il disprezzo di un uomo per la Costituzione. Riguarda una manciata di persone tra le più ricche della Terra, che nella loro insaziabile avidità si sono appropriati della nostra economia e del nostro sistema politico per arricchirsi a spese delle famiglie lavoratrici di tutto il Paese.”
Ad Atlanta è intervenuta tra gli altri l’ex candidata governatrice e attivista per il diritto di voto Stacey Abrams. “Viviamo in un momento in cui gli etnofascisti sono al comando del governo, in cui i nazionalisti cristiani stanno definendo la politica economica, in cui una polizia segreta ci dice chi siamo. La loro destinazione è la divisione. La loro destinazione è la distruzione. E la loro destinazione è negata. Non torneremo indietro e non gli permetteremo di farci cambiare idea“ ha dichiarato.
Il presidente Trump ha risposto alle proteste pubblicando un video generato dall’intelligenza artificiale che lo mostra con indosso una corona mentre pilota un jet con la scritta ”King Trump” e versa quello che sembra essere liquame sulla testa dei manifestanti.
Trump ha anche ripetuto la sua minaccia di indagare sul filantropo miliardario George Soros, che accusa di aver contribuito a finanziare la protesta. Il No Kings Day ha attirato folle enormi nonostante i tentativi del presidente della Camera Mike Johnson e di altri repubblicani di etichettarlo come una manifestazione di “odio verso l’America”.