RESPINTA SCUDERI (AVS) PROPONE LA DISCUSSIONE, MA IL PARLAMENTO DICE NO
In Ue non si parla della Flotilla
Non ci sarà nessun dibattito sulla Flotilla al Parlamento europeo: ieri l’aula di Strasburgo ha bocciato la richiesta avanzata dall’europarlamentare Verde, Benedetta Scuderi, che sulla Flotilla c’è andata. Ha detto no il blocco di centrodestra: i sovranisti, ma anche il Ppe, che – all’occorrenza – bypassano il fatto di essere parte della maggioranza Ursula. “Chiedo che il Parlamento earopeo discuta urgentemente dell’intercettazione forzata della Global Sumud Flotilla, del rispetto del diritto internazionale e del blocco illegale della Striscia di Gaza”, aveva detto Scuderi. "Io, insieme ad altre 400 persone, tra cui anche membri di questo Parlamento, siamo stati presi in ostaggio dalle forze israeliane in acque internazionali: si tratta di una violazione del diritto internazionale. Siamo stati sequestrati, perquisiti, non abbiamo potuto dormire e alcune persone sono stale aggredite fisicamente”, aveva ribadito tra gli applausi. Non senza ricordare che “le nostre colleghe Rima Hassan ed Emma Fourreau non sono ancora tornate. Un’altra flotilla, con Melissa Camara a bordo, si sta ora avvicinando a Gaza”.
MA L’EUROCAMERA ha tirato diritto e ha detto no al cambio di agenda per inserire il dibattito, come avevano chiesto sia i Verdi che The Left. Non sodo. Il Parlamento curopeo ha bocciato pure la richiesta della Sindstra di una presa di posizione della Commissione sullo stesen tema:. “Vergognosa” ha definito questa decisione la delegazione italiana dei Verdi in Europa. "Miliomi di persone sono scese in piazza in tutta Europa nei giorni scorsi per chiedere giustizia per il popolo palestinese e la fine del genocidio, in soladarietà all'equipage della Global Sumud Flotilla. Il Parlamento enropeo ha scelto di non ascoltare quella voce”, hanno denunciato la stessa Scuderi, Cristina Guarda, Ignazio Marino, Leoluca Orlando.
Niente di nuovos otto il sole per come l'Europa sta affrontando la questione dall’inizio. Anche venerdì scorso le propaste presentate dalla Commissione per imporre sanzioni e dazi contre Isaele sono uscite dall’agenda del Coreper, la riunione degli ambasciatori dei 27 Paesi europei. Stavolta. la situarione è in movimento: il piano in 20 punti presentato da Donald TRump era già stato accettatoo da Netanyahu, quando gli ambasciatori dell'Ue si sono riuniti. Ma la tendenza è la stessa dall'inizio. La settimana scorsa il tema di Gaza era uscito dall’agenda del Consiglio enropeo informale di Copenaghen. Ufficialmente per mancanza di tempo, ma in realtà per le troppe divisioni interne. E giovedìi mattina, con l’abbordaggio della Flotilla appena finiito, i leader della Ue runiti nel vertice, si erano limitati a qualche condanna a margine, fuori dalla runione ufficiale.
Il Fatto quotidiano, 7 ottobre