13/12/2025 - Celebrazione dell’Eucaristia e incontro a Pinerolo, presso il Fat, delle 3 comunità cristiane di base Viottoli, Via Città di Gap e Piossasco, sulla “preghiera”.
Sì, per molti anni giovanili dovevo impormela con fatica. Alludo alla preghiera che ogni giorno rivolgo e rivolgevo a Te, Dio della vita, appena sono sveglio. Oggi, la mia decisione è sempre in gioco, ma dal mio cuore e poi dalla esperienza devo riconoscere con gioia che la preghiera è la sorgente e ad essa dedico mezz’ora il mattino e poco meno il pomeriggio. Essa resta una gioia, ma anche una decisione.
Si tratta di una scelta di fedeltà a monte a Dio ogni giorno.
Devo dire un grazie tutto particolare a Dio: si fa sentire. Ma un grazie anche a tanti miei maestri di fede. Pregare è un’azione che sfida le nostre pigrizie e ci vuole impegno, perseveranza, e tanta fiducia in Dio. Insisto non a caso che ci si deve impegnare perché la preghiera diventi perseverante e viva. Poi di tanto in tanto ho dilatato a giorni interi questo mettermi in adorante attesa.
Ora al limite del mio umano esistere, la preghiera si è molto arricchita pregando in comunità. E poi crescono gioie e dolori e tutto proprio tutto cerco di mettere nelle mani di Dio, di presentare a Lui.
Volevo ricordare umilmente questa mia esperienza perché ho interiorizzato che pregare è dare a Dio il mio tempo, le mie pene, i dolori e le gioie, le lotte. Voglio dirgli che tutta la vita è amore per Lui e che Lui è il mistero d’amore ora e sarà così nella morte.
E nel silenzio gli ripeto mille volte GRAZIE, O DIO
Franco Barbero