venerdì 12 dicembre 2025

da Il Fatto Quotidiano del 04/12/2025

“Corpi di palestinesi sepolti nella sabbia dalle ruspe Idf”

di Rant



L’esercito israeliano ha sepolto con bulldozer i cadaveri di palestinesi uccisi a Gaza, senza identificarli. Una violazione del diritto internazionale, ricostruita ieri da un’inchiesta della Cnn per un caso specifico, ma che sarebbe stata osservata in molte altre occasioni, durante i due anni di conflitto che hanno martoriato la Striscia. L’incidente analizzato dalla Cnn risale al 15 giugno, a nord di Gaza City. In quel periodo Israele aveva brevemente aperto il valico di Zikim, noto anche come “Erez Ovest”, mentre si era nel pieno dell’indignazione internazionale per la fame e l’occidente premeva per aumentare l’afflusso di camion umanitari. Il valico di Zikim aveva riaperto da tre giorni (sarà richiuso il 12 settembre), quando una folla di palestinesi si raduna attorno a un tir e lo circonda. L’idf apre il fuoco e alcuni gazawi restano a terra. La Cnn ha verificato video che mostrano le persone fuggire sotto il fuoco di mitragliatrici e il camion ribaltato.

A questo si aggiungono le testimonianze di sei autisti di tir e della squadra di soccorritori della protezione civile palestinese accorsi sul luogo. Sotto il sole, i corpi si decompongono rapidamente e diventano preda dei cani. Nessuno di questi cadaveri è stato mai fotografato per consentirne l’identificazione, come prevederebbero le convenzioni sui diritti umani in contesti di guerra. I testimoni hanno parlato di bulldozer israeliani che “a volte spazzavano via i cadaveri nella sabbia”. Le immagini satellitari di Cnn hanno confermato il resto: “Parte dell’attività dei bulldozer sembra essere legata alla pulizia della via di accesso agli aiuti, spesso disseminata di detriti”, scrivono i cinque reporter che firmano l’articolo, ma “in altri momenti, le immagini satellitari mostrano attività di demolizione senza uno scopo chiaro”. Le istantanee dall’alto sono rafforzate dalle testimonianze dell’associazione israeliana Breaking the silence, che raccoglie in modo anonimo racconti di soldati su potenziali crimini commessi contro i palestinesi. 

Un militare dell’idf ha raccontato a Cnn che, all’inizio del 2024, il comandante ha ordinato a una ruspa D9 di “coprire con la sabbia” nove corpi di palestinesi disarmati lasciati a decomporsi per due giorni intorno alla sua base.

L’idf ha negato di aver mai usato i bulldozer per occultare cadaveri a Gaza (ma solo per operazioni di demolizione e “logistiche”). Ma secondo Breaking the Silence i casi sono molti. Basta scorrere la cronaca per alimentare i dubbi. Nel noto caso di Hind Rajab, per esempio, quando i reporter sono arrivati sul posto in cui erano stati uccisi la bambina di 5 anni, la sua famiglia e i paramedici arrivati per soccorrerli, hanno trovato che l’auto della famiglia e l’ambulanza erano state schiacciate da una ruspa, e i corpi erano parzialmente coperti dalle lamiere. Nel video che documenta la controversa uccisione di due presunti miliziani a Jenin, in West Bank, giorni fa (freddati dopo essersi arresi), si vede intervenire un bulldozer che abbatte l’ingresso dell’edificio in cui i due palestinesi erano asserragliati, buttando macerie sui loro corpi.

Anche nell’archivio online Bearing Witness of Gaza, creato dall’accademico israeliano Lee Mordechai, si trovano altri elementi: “Non è una pratica nuova, il nostro archivio è in via di completamento ma i casi così sono molti”, ha confermato Mordechai al Fatto.

Il 17 marzo del 2024, per esempio, i soldati israeliani hanno ucciso un 65enne che attraversava la buffer zone di Netzarim. Subito dopo un bulldozer è intervenuto per seppellire il corpo vicino al check-point.