venerdì 26 dicembre 2025

I festeggiamenti continuano e crescono…


ma ciò che ci arricchisce è la lettura di buoni libri. La nomina o elezione del nuovo papa Leone ha suscitato un “gaudium magnanime” nella Chiesa cattolica e anche in altre chiese qua e là. Dal 1926 sono ormai in atto le ipocrisie curiali per la nomina di numerosi cardinali e vescovi nuovi. Le prime nomine, quelle già avvenute, sono tutte papaline, cioè Leonine.

Sono aspetti che avvengono di continuo, ma tutto sfugge al controllo del popolo di Dio e solo il quotidiano cattolico fa un servizio sulle nuove nomine, morti e sostituzioni.

In questi mesi sono stati, tra alcuni altri, due libri che mi hanno interessato e ho letto con piacere, senza trovarmi d’accordo su ogni punto: La forma del Credo di Antonio Ballarò e Gesù e Cristo di Vito Mancuso. Li ho letti con utilità e gioia sia pure trovando parecchie carenze e molte pagine i cui temi trattati e le tesi esposte non sono nuovi. Ricordo che alcune discussione avute con Hans Kung, molti anni fa, mi avevano permesso di affrontare molti dei contenuti che ho letto nelle pagine del libro di Mancuso che non mi sono quindi risultate nuove.

I bei libri lasciano sempre suonare musiche diverse e il nostro umanesimo è una ricerca che dà tanta gioia perché apre mille strade diverse.

Sono libri, con i loro limiti, che aprono al plurale, alle convergenze e divergenze.

Vito Mancuso mi ha detto nulla di nuovo, ma mi è piaciuto molto per il suo metodo di SINOSSI non solo evangelica, ma greca con accenni e ebraico. Una bella passeggiata, anche questo Gesù e Cristo ben distinti nella loro funzione, ma non divini ma separati. Passeggiare nella teologia che la storia ha creato e ci ha regalato è un modo di vivere alla ricerca della realtà e anche alla ricerca tra ebraismo, giudaismo, 25 cristianesimi diversi per vivere la bellezza della vita, tra convergenze e divergenze.

Franco Barbero