venerdì 10 aprile 2009

TERREMOTO

Le parole non si trovano per parlare dei dolori estremi. Ora è tempo di alleviare le sofferenze di chi resta.

Ma qualcosa dovremo pur imparare. L'unico "piano casa" davvero reale, necessario e da subito possibile non è quello dell'ampliamento delle villette, ma la messa in sicurezza dell'immenso numero di abitazioni fatiscenti o  costruite senza i requisiti delle disposizioni antisismiche.

E' sperabile che dopo l'emozione, resti un impegno preciso. Altrimenti ce ne staremo passivamente in attesa del prossimo e sicuro disastro.