mercoledì 20 luglio 2022

 

Cara Maria Clotilde

Cara Maria Clotilde, 

quando cinquant'anni fa, dopo gli studi ufficiali della chiesa, cominciai a studiare davvero, vissi anch'io le emozioni di cui mi parli e che cercai di riassumere nel libro "Confessione di fede di un eretico" (edizioni 1000).

Non posso rivolgermi a Gesù pregandolo. Come Gesù che era un credente ebreo, prego soltanto Dio. Gesù è profeta di vita, ma non potrei mai e poi mai pregare Gesù il quale pregava Dio.

Il genere enfatico, affettivo, simbolico con cui la stessa Scrittura a volte presenta Gesù, ha bisogno di un'esegesi rigorosa e i linguaggi "enfatici", hanno la funzione di mettere nella giusta rilevanza la funzione che Dio gli ha assegnato. Ma confondere la realtà totalmente umana di Gesù con i "linguaggi funzionali", mitici, di una letteratura apologetica, significa ignorare i contesti storici, letterari, culturali e comunitari dai quali provengono. Il letteralismo biblico è ancora molto presente e le chiese, un po' tutte, preferiscono recitare formule e credo senza spesso spiegare (si studia così poco!) donde vengono, dove sono nati.

Cara Maria Clotilde, l'ultima mia idea è quella di convincerti.

Potrò anche suggerirti 500-600 libri molto interessanti e rigorosi. in ogni caso ci unisce la fede in Dio.

Ogni bene e pace anche a te 

Franco Barbero