mercoledì 24 gennaio 2007

PERCHE’ TANTA SEVERITA’?

Non è severità: è serietà, semplicemente serietà. Tutte le coppie che mi contattano qualche volta sono stupite del fatto che, desiderando celebrare il matrimonio come credenti, si sentono proporre un itinerario di riflessione e di confronto comunitario di uno o due anni.

La fretta non porta nulla di buono. Lo vediamo ogni giorno. In genere si propone l’opportunità di ripensare la propria fede, di riaccendere l’interesse per una esperienza cristiana sostanziata di solidarietà, di confrontarsi con altre coppie etero, omo, trans...

Chi è interessato solo ad una “bella cerimonia” non si rivolga a me e alla comunità di base.

Invece è davvero stimolante constatare che sono davvero molte le persone che cercano un ripensamento radicale della loro fede e questo spesso avviene proprio quando si costruisce un amore.

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