mercoledì 24 gennaio 2007

PER L’UNITA’ DEI CRISTIANI

Sta terminando la settimana di preghiere e di iniziative comunitarie per l’unità dei cristiani.

Nella mia comunità sabato 20 e domenica 21 abbiamo vissuto con gioia l’esperienza di una “due giorni ecumenica”.

Nel pomeriggio di sabato 20 due donne valdesi di Milano - una delle quali venezuelana – ci hanno parlato del loro percorso di fede, della loro esperienza in una comunità protestante, delle loro iniziative.

Anche il “racconto” di ciò che sta avvenendo in Venezuela tra cambiamenti reali, speranze e contraddizioni ci ha molto stimolato.

Domenica, nella celebrazione eucaristica, ha partecipato anche Giovanna, una donna della chiesa ortodossa. Un intreccio di pensieri, di preghiere e di progetti in cui ci siamo sentiti/ vicini/e.

Certo, in ogni chiesa, ci sono blocchi, silenzi, chiusure. Il lavoro alla base e la fiducia in Dio fondono ogni progetto ecumenico e lo liberano dal pericolo dell’omologazione.

C’è anche una “teologia dell’unità cristiana” che è piena di ambiguità. Essa vorrebbe ridurre le differenze e ricondurre tutte le chiese verso una lenta cattolicizzazione e una progressiva pratica di accomodamento dentro il pensiero vincente del nostro occidente.

Ci siamo detti che, dentro le rispettive chiese, prende sempre più spazio un pericoloso conservatorismo, una lettura biblica lontana dai metodi storici e critici e speso le voci “profetiche” si fanno poco sentire e diventano sempre più “prudenti”.

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