Sono stato venerdì 12 gennaio a Catania su invito del Centro Culturale OPEN MIND per un dibattito su “Voci altre - oltre il vaticano” per ricordare Alfredo Ormando, lo scrittore gay che dieci anni fa si bruciò vivo davanti al Vaticano per denunciare l’omofobia cattolica .
Un incontro ricco di partecipazione, di riflessione e di gioia. Sara, Monica, Massimo, Dario e tanti altri e altre hanno preparato il tutto, come se si trattasse di una festa. Adriana e Gianna hanno imbandierato il locale.
Dire che è stato “commovente” mi sembra poco... Il confronto, dopo la mia relazione, si è fatto appassionato e, pur dentro un contesto cittadino pesante, ha prevalso il linguaggio della speranza.
Devo però ripetere una constatazione abbastanza sofferta: mentre i laici, credenti e non, sono più appassionati e liberi nella ricerca di vie nuove, alcuni (non dico tutti) omosessuali che fanno parte di gruppi di gay credenti sono ancora impigliati nei sensi di colpa e bloccati dai pregiudizi catechistici.
Mi sono ridetto, ancora una volta, quanto sia importante vivere la fede da liberi figli e libere figlie di Dio e lasciar cadere le martellanti ossessioni omofobiche della gerarchia.
Un incontro ricco di partecipazione, di riflessione e di gioia. Sara, Monica, Massimo, Dario e tanti altri e altre hanno preparato il tutto, come se si trattasse di una festa. Adriana e Gianna hanno imbandierato il locale.
Dire che è stato “commovente” mi sembra poco... Il confronto, dopo la mia relazione, si è fatto appassionato e, pur dentro un contesto cittadino pesante, ha prevalso il linguaggio della speranza.
Devo però ripetere una constatazione abbastanza sofferta: mentre i laici, credenti e non, sono più appassionati e liberi nella ricerca di vie nuove, alcuni (non dico tutti) omosessuali che fanno parte di gruppi di gay credenti sono ancora impigliati nei sensi di colpa e bloccati dai pregiudizi catechistici.
Mi sono ridetto, ancora una volta, quanto sia importante vivere la fede da liberi figli e libere figlie di Dio e lasciar cadere le martellanti ossessioni omofobiche della gerarchia.
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