venerdì 23 febbraio 2007

LA CAPACITA’ DI GUARIRE

La caduta del governo Prodi, che rappresenta innegabilmente una profonda ferita inferta a chi cercava di cambiare davvero la politica e di avvicinarla ai cittadini, può insegnarci qualcosa? Io spero e penso proprio di sì.

Colpire tutti indistintamente e fare della “sinistra radicale” un mucchio di irresponsabili, è falso e denigratorio.

Certo, occorre guarire dalla patologia dell’estremismo, che contagia alcune persone che trovano facile accoglienza nelle nostre file quando cediamo al populismo.

Ma soprattutto può aiutarci a guarire da queste idiozie politiche con uno sguardo più approfondito sull’intreccio di alleanze che sta alle spalle della intera vicenda politica e parlamentare di queste ultime settimane.

Andreotti, Cossiga, Pinifarina, Vaticano, Confindustria e USA si sono ritrovati (se mai si fossero persi di vista!) in una “comunità di interessi e di intenti” per preparare la svolta centrista con l’ingresso di Casini.

Sarebbe, a mio avviso, un vero disastro. La sinistra sarebbe imprigionata in una politica di assoluta continuità con il governo Berlusconi. L’UDC di Cesa e Casini, la forza più corrotta, più ambigua e più vaticana del Parlamento, diventerebbe l’ago della bilancia.

Se domani Prodi riceverà il reincarico si troverà di fronte alcuni nodi da sciogliere.

Io spero che l’attuale maggioranza abbia imparato che serve un nuovo patto di solidarietà perché le “anime belle” e incontaminate diventano sempre i più sicuri alleati della destra.

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