lunedì 5 febbraio 2007

NON LO SAPEVAMO CHE...?

Qualche volta è impossibile, davanti a montagne di ipocrisia, non adirarsi.

1) Doveva scapparci il morto, anzi due, perché ci accorgessimo che il calcio è diventato luogo di corruzione, di affari, di cosche e di mafia?

Che scandalo ipocrita... Come non vedere le partite truccate, il doping, gli affari, gli ultras e chi sta loro dietro? Lo sappiamo da almeno 25 ani e ora si arriva alla “scoperta”, alla sorpresa, allo sconcerto.

Certo, servono più controlli, ma serve soprattutto mettere alla luce e bloccare il giro d’affari, sorvegliare il calcio mercato, ridurre di otto decimi il “prezzo” dei giocatori, gli ingaggi, gli stipendi dei dirigenti, vigilare sul doping e poi... guardare al mondo che “gira attorno al pallone”, alle scommesse, alle palestre...

2) Altra scoperta da ingenui! A Torino nel Po si trovano tracce pesanti di cocaina che fanno pensare ad un consumo dilatato.

Ma... guarda un po’! Sembra tutta gente che è nata stamattina, come pulcini che escono dall’uovo... Lo sappiamo da anni, lo dicono gli incidenti, lo sanno persino le pietre dei nostri paesini dove la “neve” non arriva più dal cielo, ma da tutte le strade.

E non c’è solo la cocaina: restano (eccome!) in piena diffusione tutte le altre sostanze. Non basta moltiplicare le notti bianche per illudersi di aver creato nuovi spazi di socializzazione.

Non esiste cieco peggiore di chi non vuol vedere.

3) Ma per fortuna a Catania... ci salva santa Agata...!

Il vescovo è contento perché, tra morti e feriti, almeno la santa continua a stare bene, a attirare poveri, ricchi e mafiosi, a far crescere processioni, candelore e affari.

Soprattutto la santa continua a illudere e a nascondere, dietro i fuochi d’artificio e processioni di popolo, i veri problemi di una città come Catania.

Le superstizioni hanno sempre la funzione di unire poveri e ricchi e di farci perdere la percezione della realtà. Così le varie mafie prosperano e cantano vittoria... sotto la statua dell’idolo di turno.

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