giovedì 15 febbraio 2007

UN GIOIELLO TEOLOGICO

G. L. Salas, Liberare la teologia, La Meridiana 2006, pagg. 80, € 10,00.

Il vecchissimo teologo cattolico spagnolo, di cui seguo e segnalo gli studi da almeno trent’anni, ha “prodotto” un piccolo saggio critico rispetto alla “teologia positivistica” oggi dominante.

Si tratta di un volumetto altamente liberatorio che storicizza il nostro cammino umano di credenti verso la verità.

Si intende far uscire il lavoro del teologo e delle comunità cristiane dalle prigioni delle formulazioni dogmatiche, astratte, giuridiche.

Si noti: l’Autore lancia un progetto che è davvero rivoluzionario, ma lo fa dall’interno di una cristologia dell’incarnazione espressa in chiave decisamente tradizionale.

Le ultime pagine evidenziano quanto, anche in chi elabora percorsi nuovi, la dogmatica interiorizzata sia ancora influente almeno sul piano linguistico.

L’incarnazione non significa che “Dio si è fatto uomo”, ma che l’umanità di Gesù è epifanica, iconica, testimoniale.

Finché continueremo a non spiegare il “mito dell’incarnazione” e a ripetere che “Dio si è fatto uomo”, ci esporremmo ad una ricaduta ontologica, come se Gesù fosse realmente Dio.

Spiace notare questi linguaggi in opere che in realtà esprimono una direzione di ricerca decisamente transdogmatica, costruttiva e anticipatrice.

Ne raccomando vivamente la lettura.

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