Mi fanno un po’ sorridere le tante ipotesi sulla “nuova” presidenza della conferenza episcopale italiana (C.E.I.).
Continuità? Discontinuità? Mezzacontinuità? Continuità nei contenuti e discontinuità nei toni?
Ai massimi livelli della gerarchia le cose sono semplici e chiare: tutti possono solo ripetere “la voce del padrone”.
Qualche dissenso è tollerato tra i prelati di periferia, ma al centro si canta tutti la stessa canzone o si sta in silenzio. Bagnasco è un militare e quando il papa chiama si risponde “signorsì”.
Quando regna la papolatria i cardinali di curia possono scegliere tra papagallo e pappagallo, ma una “p” in più o una in meno la sostanza non cambia.
Il “nodo” del futuro della nostra chiesa è altrove.
Non si tratta tanto di aspettarsi una “aperturina” in vaticano quanto di assumere in proprio la responsabilità di essere liberi/e, di agire liberamente, di esprimere idee, di attuare pratiche pastorali anche controcorrente.
Insomma, ciascuno/a di noi può essere una pietra viva ed una voce calda in questa chiesa cattolica italiana in cui ci capita la disgrazia di avere il vaticano in casa.
Continuità? Discontinuità? Mezzacontinuità? Continuità nei contenuti e discontinuità nei toni?
Ai massimi livelli della gerarchia le cose sono semplici e chiare: tutti possono solo ripetere “la voce del padrone”.
Qualche dissenso è tollerato tra i prelati di periferia, ma al centro si canta tutti la stessa canzone o si sta in silenzio. Bagnasco è un militare e quando il papa chiama si risponde “signorsì”.
Quando regna la papolatria i cardinali di curia possono scegliere tra papagallo e pappagallo, ma una “p” in più o una in meno la sostanza non cambia.
Il “nodo” del futuro della nostra chiesa è altrove.
Non si tratta tanto di aspettarsi una “aperturina” in vaticano quanto di assumere in proprio la responsabilità di essere liberi/e, di agire liberamente, di esprimere idee, di attuare pratiche pastorali anche controcorrente.
Insomma, ciascuno/a di noi può essere una pietra viva ed una voce calda in questa chiesa cattolica italiana in cui ci capita la disgrazia di avere il vaticano in casa.
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