martedì 3 aprile 2007

LA MORTE DI GIUSEPPE BARBAGLIO

Quando mi ha raggiunto la notizia della morte di Giuseppe Barbaglio, avevo sul tavolo il suo ultimo libro “Gesù di Nazareth e Paolo di Tarso” (Edizioni Dehoniane) di cui avevo appena terminato la lettura con grande gioia.

Il prezioso volume è dedicato dall’Autore “al carissimo Francesco, germoglio di vita nella nostra casa”.

Al dolore di Carla e Francesco, che possiamo solo immaginare, si aggiunge anche il nostro. Barbaglio ci lascia la testimonianza della sua umanità e della sua fede, la passione per la ricerca biblica, la fecondità duratura dei suoi studi.

Personalmente gli debbo molto. Per me, come per moltissimi/e altri/e. è stato un maestro eccezionale anche per il rigore dei suoi studi. E’ difficile trovare in una sola persona tanta passione, tanta serietà e tanta onestà.

Lo rividi ancora a ottobre. Non sapevo della sua malattia. E’ stato per me un colpo di fulmine.

Ora accolgo anch’io la sua consegna. La sua testimonianza di credente e di biblista, che lavorava per una fede più bella e liberatrice, ci sarà preziosa.

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