martedì 3 aprile 2007

TERAPIA "OSCAR ROMERO" PER TUTTI I BAGNASCO E I FISICHELLA

Nessuna illusione. La posizione di discriminazione e di persecuzione dei gay è la stessa.

Fisichella cerca solo di addolcire la pillola velenosa, con una buona dose di ipocrisia istituzionale.

Signori del Vaticano, qualche parola melliflua non cancella affatto il linguaggio rozzo e lo spirito di crociata che vi anima.

Le vostre “confusioni” tra omosessualità, pedofilia e incesto sono volute e calcolate.

Non siamo noi che fraintendiamo, siete voi che “dare i numeri”, avete perso anche il buon senso.

Ieri, nelle due eucarestie che ho presieduto, alcuni fratelli e sorelle hanno contatto con dolore che voi “avete perso il contatto con la gente, con la realtà. Vivete in palazzi che non vi permettono di comunicare con le persone reali”.

Questo forse è il vero vostro problema. Avete un mondo tutto vostro, tra porpore, zucchetti e carriere, e non vivete la vita fatta di turni di lavoro, non lavate i piatti, non andate al mercato, non vi lavate le mutande, non andate a fare la coda alla posta, non andate a pagare le bollette, non andate dal panettiere…

A voi tutto viene fatto. Siete serviti in tutto e siete attorniati da persone che hanno l’inchino facile. La vostra è una vita artefatta. L’aria dei palazzi e delle curie vi ha fatto del male.

Una cura c’è: eccome! E’ proprio una cura studiata su misura per vescovi, arcivescovi e cardinali.

L’ha inventata e praticata con successo monsignor Romero (ricordate… quel vescovo dei poveri che papa Wojtyla detestava e isolò e voi lasciaste solo fino al martirio?).

La sua cura era semplice, concreta: lasciare i palazzi e vivere in un condominio comune, tornare a fare la vita della povera gente, tornare sulla strada.

La strada è la salvezza. Il palazzo è la vostra rovina.

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