domenica 1 aprile 2007

IL PERICOLO CASINI

Se per un certo verso le due opposizioni, originate da Casini, favoriscono una tenuta della maggioranza almeno indirettamente, resta evidente che il vero potere di opposizione in Italia oggi è rappresentato dall’UDC.

Le altre forze da sole non hanno i numeri. Quanto all’intelligenza, sono davvero scarse. L’unico loro collante sono i soldi di Berlusconi.

Resta, invece, determinate la strategia di Casini, il vero e unico “signore” dell’UDC, che è in grado di calamitare alcune persone del centrosinistra e scompigliare il quadro della maggioranza.

Casini, inoltre, è quello che ha maggior accesso in vaticano con il quale ha il filo diretto. Le imminenti elezioni di primavera ci forniranno un test altamente significativo.

Resta, però, una possibilità aperta al governo Prodi. Si tratta di vedere se i grandi temi del lavoro, della salute, dell’ambiente, della scuola e delle pensioni saranno affrontati con coraggio e concretezza, come si è fatto con le liberalizzazioni.

Ma, a mio avviso, il governo Prodi deve affrontare subito due problemi:

a) creare un nuovo modo di comunicare perché molti ministri e portavoce non sanno farsi capire e avrebbero bisogno di alcune lezioni sul “come si parla e si pronunciano le parole”.

b) dar vita ad una conferenza settimanale presieduta dal presidente del Consiglio che risparmi le dichiarazioni quotidiane di ministri e sottosegretari.

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