lunedì 9 aprile 2007

Un uccellino passa e va’

O Dio di Gesù,
voglio credere
che il Tuo regno
plasma ciascuno di noi.

Esso, come il granello di senape,
diventa arbusto capace di sorreggere
il nido degli uccelli
che cercano ombra e pace
tra i suoi rami.

Possa la silenziosa presenza
di Te nei nostri cuori
fare di noi
dei granelli di senape
che, da Te seminati,
crescono
e aprono i loro rami
alla vita.

Non Ti chiedo,
Signore,
di farmi diventare
una quercia,
un cedro del Libano,
un grande albero frondoso.
Nulla di tutto questo.

Mi accontenterei
di essere un semplice ramoscello
su cui, eventualmente,
un uccellino,
di tanto in tanto,
possa riposare le sue ali stanche
e poi ripartire
per il suo viaggio

nelle vie del cielo.

Non Ti chiedo
di saper sorreggere un nido,
ma di accogliere,
anche solo di passaggio,
un uccellino
desideroso di ombra e di frescura,
senza volerlo trattenere
tra i miei rami.

Rendi il mio cuore
capace di trasalire di gioia
per il suo cinguettio,
mentre il suo volo
lo immerge nell’azzurro,
lontano dai miei occhi.

E Ti benedirò di cuore
quando, a mia volta,
uccellino smarrito nell’azzurro
o stanco del lungo volo,
mi regalerai ancora
un angolino d’ombra
e un ramoscello amico
sul quale posarmi
e riposarmi in pace.

Tutto
davanti a Te,
Dio che accogli sempre

e non tramonti mai.

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