giovedì 17 maggio 2007

ALCUNI GIORNI DOPO IL FAMILY DAY...

Io ero a piazza Navona dove il “coraggio laico” ha potuto esprimersi: le cifre del corteo di Fini-Berlusconi-Mastella-Pezzotta erano altre, non il milione dichiarato dalla Cei.

Mentre il papa è ritornato umiliato e scornato dal Brasile, dove proprio nessuno gli ha dato la minima attenzione tranne i vescovi, Pezzotta lo ha confortato dicendo che questa giornata ha certamente rallegrato Ratzinger.

La mobilitazione di sabato 12 maggio evidenzia che il Vaticano e le diocesi “hanno trasformato la chiesa italiana nella più potente delle lobby. Hanno voluto il raduno di Roma per mettere in scena una prova di forza politica e muscolare. Hanno attinto a piene mani ai fondi provenienti dall’8 per mille versato nelle loro casse dallo Stato italiano. Stanno risuscitando il clericalismo e l’anticlericalismo. Sono entrati a gamba tesa nell’agone politico” (Eugenio Scalfari, Repubblica 13 maggio 2007).

Una chiesa che fa corpo con Fini, con Casini, con Mastella e simili persone si chiarisce: ormai è una impresa congiunta di forze oppressive, illiberali, che usano l’etichetta “Dio e famiglia” per manipolare il popolo.

A Roma ho intervistato alcune suore nigeriane: “Saremo devote al papa tutta la vita”. Le capisco. Lui è il capo dell’azienda che le ha strappate dalla fame e per loro questa azienda è la grande benefattrice. Molti di noi alla chiesa azienda non hanno interesse.

Eppure queste giornate mi danno tanta speranza. Quando la chiesa gerarchica chiama alla crociata tutti e accetta onesti e furfanti purchè “vadano alla guerra” allora si avvicina un crollo.

Come credente penso che la fede ha un avvenire ben oltre la gerarchia. Ma il “crollo” di credibilità della “chiesa ufficiale” significa, sul piano politico, che i suoi interessi e quelli della destra sono ormai tutt’uno.

La chiesa non può sopravvivere in Italia come forza politica se non coincide con la destra e la destra politica non ha futuro senza questa chiesa. Dopo il Family Day tutto è chiaro. E’ qualcosa di più di una sacra alleanza.

La gerarchia fa politica di destra meglio della destra stessa e la destra si impegna a difendere questa chiesa con cui ormai si identifica totalmente, messi da parte Dio e Gesù Cristo. E il centro sinistra manca di coraggio laico. Persino il Brasile ci dà lezioni di laicità.

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