martedì 1 maggio 2007

GIOIA TAURO


L’attacco mafioso alla cooperativa di “Libera”, di cui siamo stati informati in questi giorni, dimostra quanto l’Associazione fondata da don Ciotti morda nel vivo perché rappresenta concretamente che “qualcosa può davvero cambiare”.

Considero questo incivile atto di violenza il tentativo mafioso di arrestare una alternativa vera alla rassegnazione, alla disoccupazione, alla disgregazione sociale.

Ma si tratta anche di un attacco a tutta quella chiesa “altra” che non sta al gioco delle varie mafie.

Piena solidarietà agli amici e alle amiche di Libera.

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