La piazza delle meraviglie
E arrivò il Family Day.
Un milion di farisei
corre in piazza San Giovanni:
con il bimbo di sei anni
c’è la mamma un po’ mignotta
che fa in chiesa la bigotta,
c’è il papà che figli sforna
ma alla moglie fa le corna
perché se poi ti confessi,
ti redimi dagli amplessi
e cantar puoi la famiglia.
C’è Casini che si piglia
un’amica tutta Azzurra
e al microfono sussurra,
come fosse il confessore:
“Sarei stato un disertore
se non fossi qui venuto.”
C’è un ometto capelluto,
circondato dai famigli,
che ha due mogli e cinque figli
che con Tizia e con Sempronio
fanno fuor del matrimonio
vagonate di bambini.
Compra scatti birichini
per le pose imbarazzanti
e li paga per contanti.
Con il cappellino bianco
c’è Mastella ed al suo fianco
c’è Fioroni, il baciapile.
Con il suo perfetto stile
c’è Daniela Santanché
e pur la Carfagna c’è.
Da Milano, Formigoni
con famiglie di bidoni
di petrolio e di benzina.
C’è Cuffaro che cammina
affiancato da Andreotti
con famiglie di picciotti.
C’è una donna che lamenta
di non arrivare al trenta
perché mancano i quattrini
per nutrire i suoi bambini:
“Meno tasse, ho cinque figli!”,
ma nessun che le consigli
di scopare un po’ di meno.
C’è Pezzotta, senza freno,
che imperversa contro i Dico,
ma di Prodi fa l’amico
con democristiano stile:
“Questa piazza non è ostile
certamente al suo governo!”
Lo striscione più fraterno
vuol la Pollastrini al rogo,
uno con cristiano sfogo
dice: “laici talebani!”,
l’altro addita agli italiani
“Prodi killer di famiglie”.
Piazza delle meraviglie
questa del Family Day…
Quanti sono i farisei?
“Qui siam un milione e mezzo!”
dice chi a mentire è avvezzo
al cattolico uditorio.
Ma Ferrara, De Gregorio
e Isabella Bertolini
son fra i santi pellegrini
contro i Dico salmodianti.
Così grossi ed ingombranti,
ciascun val duecentomila…
perciò il popolo che sfila
per ai Dico porre un freno
è un milione, forse meno.
Carlo Cornaglia
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