mercoledì 23 maggio 2007

Madonna di San Luca

"Ricevo da Giovanni Panettiere, portavoce di Noi Siamo Chiesa Emilia Romagna, queste informazioni che ospito nel mio blog. Una chiesa ufficiale che non sa ascoltare: ecco il dato che si ripete ogni giorno."


1)
ARTICOLO DI "REPUBBLICA": "Gay contro fedeli davanti a San Pietro"

PRC E VERDI CONTESTANO LA MADONNA DI SAN LUCA

Un tappeto di corpi distesi davanti al portone spalancato di San Pietro. Slogan contro il cardinale Bagnasco e un invito diretto a monsignor Ernesto Vecchi: «Vieni fuori, e spiegaci cosa intendevi quando hai detto che la violenza è figlia della trasgressione».

Nella giornata mondiale contro l´omofobia, anche i 350 iscritti alle associazioni gay e lesbiche scelgono di sfilare per la loro personale «via crucis» e di lanciare la loro sfida alla Chiesa. Non incontrandola «per caso», come avevano fatto sabato le donne sandwich di Prc e Verdi durante la processione della Madonna di San Luca in città, ma andando a bussare direttamente alla sua porta. Provocazione che finisce a male parole. Con fedeli arrabbiati e invettive dei manifestanti: «Fascisti, fascisti». E con il portone di San Pietro che sul più bello si chiude in faccia al corteo.
E´ stato il momento più teso della «processione» di tutte le associazioni Lgbt. Corteo con bandiere e politica: da Tiziano Loreti, segretario di Prc, alle deputate di Ds e Prc Katia Zanotti e Titti De Simone, al consiglieri comunali Sergio Lo Giudice (Ds), Roberto Panzacchi (Verdi) e Valerio Monteventi (Prc). Partenza da Piazza Nettuno. In sottofondo, come un rosario, una voce ricorda tutti i morti per omofobia. Tanti cartelli, issati o appesi al collo. «Bagnasco vergogna» non è più un tabù. Il ritornello è sempre contro la Chiesa. E, più in piccolo, monsignor Vecchi, reo di avere detto, dopo l´aggressione a due giovani omosessuali, che «la violenza è figlia della trasgressione». Nessun messaggio pro-Dico. Troppo insipida la legge del governo. Qui si sognano ancora i Pacs.
Lenti e ordinati sfilano verso via Indipendenza e puntano diritti a San Pietro. Appena davanti al portone, di fronte all´altare dove spunta lontanissima la Madonna di San Luca, «tutti già per terra». «Ci stendiamo per manifestare il nostro diritto di esistere». Gridano slogan contro Vecchi. Poi si rialzano, ma non avanzano. Piace stare davanti alla Chiesa.
Alcuni manifestanti depongono cartelli e biglietti ai piedi di padre Gabriele Digani, dell´opera di Padre Marella. Qualcuno dalla cattedrale si spazientisce, grida loro di andarsene. «Vergognatevi» urla una donna. E´ la molla che fa scattare la rabbia: «Fascisti» inveiscono dal corteo. Tensione. Finché le porte della cattedrale non si chiudono. E allora tutti a casa, si torna a Piazza Nettuno. C´è la tentazione di «prendersi» Piazza Maggiore, ma mancano i premessi, la polizia fa no con la mano, e allora stop. Alla fine c´è soddisfazione: «Non enfatizzerei il piccolo episodio di tensione davanti alla Chiesa» dice la Zanotti: «E´ stato un corteo ordinato». «Non condivido chi dice Bagnasco vergogna, ma la Chiesa usa espressioni fortissime contro il mondo gay» dice severo il consigliere della Quercia Lo Giudice. Mentre Tiziano Loreti ironizza: «Vergogna è quasi affettuoso, si fa appello alla parte migliore dell´altro perché controlli la peggiore. E´ una espressione religiosa. Bagnasco non deve offendersi».

Silvia Bignami


(18 maggio 2007)


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2)
C.S.G. - UFFICIO STAMPA CURIA BOLOGNA

Data: __18 maggio '07__

COMUNICATO


In relazione alla manifestazione avvenuta ieri davanti alla Cattedrale di San Pietro, presente la venerata immagine della Madonna di San Luca, l'Arcivescovo di Bologna Card. Caffarra interviene con il seguente comunicato:


L'incivile gazzarra avvenuta ieri davanti al portone della Cattedrale, spalancato per permettere ai fedeli l'accesso per pregare davanti alla venerata immagine della Madonna di San Luca, resterà come una macchia che non si cancella nella storia luminosa e commovente dell'amore di Bologna verso la sua Patrona. Ieri la città è stata offesa. E' stata offesa nel suo sentimento religioso profondo; un sentimento che davanti all'immagine della Beata Vergine sempre sa accantonare divisioni politiche e disuguaglianze sociali, ricomponendo il consorzio umano nella più profonda unità dell'amore orante a Maria. E' stata offesa anche nella sua tradizione civile che ha sempre visto nella Madonna di San Luca il suo più alto vessillo identitario; una tradizione mai interrotta in 531 anni di discese della Venerata Immagine dal Colle della Guardia. E' stata offesa nella sua virtuosa e permanente pratica della tolleranza e dell'ordine civico. Ed è tanto più grave che tale incivile manifestazione, nella quale sono state esibite persino scritte al limite del blasfemo, abbia avuto per protagonisti anche due deputati al Parlamento nazionale e alcuni esponenti politici locali. Come Vescovo di questa città, ritengo doveroso denunciare che simili episodi sono segno evidente di un degrado civico prima d'ora qui sconosciuto, e richiamare le autorità cui compete a far rispettare quelle regole di convivenza che la città e la Nazione si sono date per il bene comune. Invito i fedeli e tutti coloro che tengono tra gli affetti più preziosi quello per la Madonna di San Luca a pregare perché il Signore conforti chi – autorità ecclesiastiche e semplici fedeli – ieri è stato oggetto di dileggio e di offese, e perché Egli si lasci incontrare con il suo perdono, sulla via della conversione del cuore, da chi ha agito forse senza sapere quello che stava facendo.


Bologna, 18 maggio 2007

+Carlo Card. Caffarra
Arcivescovo Metropolita di Bologna

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3)
DICHIARAZIONE DEL PORTAVOCE DI NOI SIAMO CHIESA EMILIA ROMAGNA

Giovanni Panettiere, portavoce di Noi Siamo Chiesa Emilia Romagna, in merito ai fatti di San Pietro dei giorni scorsi, dichiara:

"Manifestare davanti a San Pietro nei giorni della Madonna di San Luca è un gesto forte, che esprime l'enorme disagio da parte della comunità omosessuale, lesbica e transessuale dinnanzi alla morale ed all'azione cattolica in materia. Al Cardinale Caffarra lancio una preghiera: apra le porte di via Altabella ed ascolti, accolga queste donne e questi uomini, che hanno bisogno di parole e gesti concreti di amore e di rispetto. C'è la necessità, nella nostra arcidiocesi e non solo, di una precisa pastorale per le persone omosessuali, lesbiche e transessuali all'insegna dell'ascolto e del vissuto di queste persone. Chi vive a Bologna l'esperienza parrocchiale sa bene quanto sia difficile affrontare questi temi" .


Bologna 19 maggio 2007


Giovanni Panettiere

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